La conferma
dell’orario facoltativo opzionale
annulla i risparmi

da Tuttoscuola, 1 dicembre 2008

La Commissione cultura della Camera, nell'esprimere le proprie valutazioni sul piano programmatico per l'attuazione dell'art. 64, ha subordinato il proprio parere favorevole all'accoglimento di 20 condizioni.

"All'interno della revisione dei piani di studio, sia favorita la personalizzazione dei curricoli nell'ambito dell'autonomia didattica delle scuole anche attraverso la previsione di attività opzionali - facoltative". Questa prima condizione, se accolta, quali conseguenze avrebbe?

La formulazione necessita di qualche spiegazione. Secondo il decreto legislativo 59/2004 per il primo ciclo di istruzione, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado, attualmente in aggiunta all'orario settimanale obbligatorio (rispettivamente di 27 e di 29 ore) è previsto anche l'orario facoltativo opzionale di tre ore settimanali per la scuola primaria e di quattro ore per la secondaria di I grado.

Nella primaria il totale delle ore settimanali è, pertanto, di 30 ore (27+3), nella secondaria di I grado di 33 ore (29+4).

Nel piano programmatico predisposto dal ministero e discusso alla Camera, per la scuola primaria si prevede che su richiesta delle famiglie si possa avere anche un orario complessivo di 30 ore (come oggi), mentre per la scuola secondaria di I grado si parla soltanto delle 29 ore obbligatorie, senza accenno alcuno alle 33 ore.

Il parere della commissione parlamentare conferma, dunque, l'apertura per la primaria già contenuta nel piano, ma integra notevolmente quella della secondaria di I grado. Per quest'ultimo settore, la conferma dell'orario facoltativo opzionale annullerebbe il risparmio ipotizzato, perché manterrebbe gli organici attuali.