Quando i docenti . . . Silvana La Porta da AetnaNet del 24.4.2008 Da qualche giorno a questa parte i collaboratori scolastici ci inseguono. Prof. qua, prof. là, si fermi un attimo, devo darle una cosa. E indovinate un po’ cosa ci viene dato? Un grande, ampio foglio: le cedole per la scelta dei libri di testo. Embè, direte voi. Certo che vi vengono dati. I libri di testo chi volete che li scelga? Gli alunni? No, I professori, naturalmente dopo aver sentito il parere dei ragazzi e dei genitori… Ma il problema non è questo. Il problema è un altro. Perchè devono essere gli insegnanti a compilare le cedole dei libri di testo? A chi tocca, cioè, questo compito? Che sembra facile, invece è una rottura. Perchè in questo momento di caos generale, tra mille gite e mille attività, con la stanchezza di un intero anno sulle spalle, i docenti devono mettersi a cercare nei cataloghi i codici giusti, che spesso di anno in anno vengono cambiati, e poi stare attenti alle nuove edizioni… Invece a chi toccherebbe fare questa trafila? Sentiamo un po’ cosa dice la legislazione. Il profilo professionale docente ha la sua esplicitazione nell'attività di insegnamento e nelle attività funzionali all'insegnamento. In nessuna di tali disposizioni, che esauriscono il complesso delle attività cui è tenuto il docente, si trova traccia della "collaborazione" con l'ufficio di segreteria nell'espletamento di attività di tipo amministrativo, come è la compilazione delle cedole librarie. Dunque questo lavoretto tocca alla segreteria…che comodamente però lo “passa” ai docenti. E chi si ribella? Nessuno. Ogni anno lo facciamo pazientemente, come se fosse affar nostro. Peccato che non ci sia nessuno che vada in classe al posto nostro a spiegare Dante. Eh, no. Questo non succede. Noi non troviamo sostituti.
Bah! Continuiamo a compilare le cedole, e magari
anche a fare i versamenti per le gite. Altro che unicuique suum… |