I primi dati sull'esame di Stato: oltre mezzo
milione di candidati
Le commissioni miste hanno fatto sgonfiare il "boom" delle paritarie
Maturità, il crollo dei privatisti
e crescono gli studenti stranieri.
I giovani nati
all'estero passano da 9 a 12 mila in un anno
Salvo Intravaia, la
Repubblica 7.4.2008
ROMA - Crollano i
privatisti e "spariscono" gli "ottisti". Ecco i primi dati sugli
esami di maturità 2008 che vedrà al via quasi mezzo milione di
studenti, con un boom di candidati stranieri: il 30 per cento in più
rispetto all'anno scorso. Ma, da questi primi dati sulla tornata
2008, quello che salta immediatamente all'occhio è che, in appena
due anni, il ministero della Pubblica istruzione è riuscito ad
arginare il fenomeno dei diplomifici, riportando il numero dei
candidati esterni ai valori del 2000, prima cioè che le riforme del
governo Berlusconi facessero esplodere il fenomeno.
Per raggiungere l'obiettivo, a Giuseppe Fioroni, ministro della
Pubblica istruzione, sono bastate due mosse: reinserire le
commissioni miste e varare norme ancora più restrittive sulle sedi
(scuola statale e paritaria) in cui i privatisti saranno chiamati a
sostenere l'esame e sui saltanti per merito, previsti dalla riforma
Berlinguer.
"Saranno un terzo in meno rispetto al 2006 i candidati esterni agli
esami di stato 2007/2008", comunicano da viale Trastevere.
Nell'estate 2006, quando ancora l'esame veniva condotto da una
commissione composta da soli prof interni (anche nelle scuole
paritarie) e dal solo presidente esterno, i candidati con
preparazione "fai da te" superarono le 36 mila unità. Fra due mesi
saranno meno di 25 mila: 24.885, per l'esattezza. Il boom riguardò i
privatisti che optavano per le scuole private.
Riguardo agli ottisti (coloro che per meriti scolastici possono
approdare direttamente alla maturità saltando la frequenza
dell'ultimo anno) la situazione è paradossale. Nel 2006, si
contarono 1.667 studenti che, promossi allo scrutinio del penultimo
anno con "almeno otto decimi" in tutte le materie, per merito fecero
l'esame risparmiando un anno di fatiche.
Quest'anno, di questi veri e propri geni (che devono anche
dimostrare la media del 7 nei due anni precedenti e nessuna
bocciatura) se ne contano appena 86, un valore venti volte più
piccolo rispetto a due anni fa.
"Le cifre sui candidati privatisti e ottisti - dichiara Fioroni -
fanno un po' di chiarezza sulla differenza che passa tra i bravi e i
furbi: le nuove norme hanno consentito di valorizzare i primi con
premi alle eccellenze ma anche di "stanare" i secondi". "I dati
dimostrano - continua l'inquilino di Palazzo della Minerva - che lo
sforzo per ridare serietà e regole sta dando i suoi frutti: una
scuola seria è quella che riesce a dare pari opportunità a tutti ma
è anche in grado di premiare i più meritevoli. E una scuola seria,
che funziona, non può tollerare scorciatoie e furbizie".
L'identikit dell'aspirante al diploma non è cambiato molto in 12
mesi. Il 51 per cento dei candidati è donna e 68 su 100 hanno 19
anni d'età. Ma ci sono anche 140 mila ragazzi (il 28 per cento del
totale) che hanno 20 anni e più, sono cioè ripetenti o
pluriripetenti.
Quelli "in anticipo", i diciassettenni, sono 20 mila: perlopiù nel
mezzogiorno (16 mila). Il prossimo mese di giugno gli stranieri che
aspirano alla maturità saranno 12 mila, nel 2007 furono 9 mila. Tre
su quattro sosterranno l'esame davanti alla commissione di un
istituto tecnico o professionale. Saranno in maggioranza rumeni,
marocchini, peruviani, tedeschi e cinesi. Che, a differenza dei loro
compagni italiani, si presenta all'appuntamento con uno o più anni
di ritardo: i diciannovenni sono solo il 27,4 per cento. Sosteranno
un normale esame anche 6 mila alunni diversamente abili e non
vedenti, di cui 52 non vedenti, per cui il ministero appronterà
apposite prove in carattere braille.