Essere prof... che fatica:
minacce, lesioni e abbandono.

da SOS BULLISMO del 27.4.2008

Ho insegnato in un liceo privato all’inizio della mia carriera, adoravo farlo a ragazzi delle superiori che potevano capire non solo le formule matematiche, o fisiche, ma anche l’utilità pratica reale vicino al loro modo di vivere. Si finiva così per discutere di ecologia, di ambiente, di vivisezione e persino di religione e filosofia.

Ma ero un’insegnante che pretendeva il massimo da ciascun allievo e a qualcuno ho dato anche “ripetizioni” gratis al pomeriggio nel parco di fronte alla scuola.

Eppure ero giovane ed inesperta, così alcuni di loro, soprattutto i primi anni, dopo aver ricevuto voti bassi, sono arrivati a minacciarmi: “prof, lei prende il treno alle 14 vero? Chissà se oggi riuscirà a salirci”, “Prof, io fossi in lei sarei attenta alla fermata del pulman xchè c’è sempre qualcuno che spintona troppo, e potrebbe farsi male!”. Sapevano che dalla loro avrebbero avuto genitori e preside, che li avrebbero difesi in caso di denuncia; io cosa avevo dalla mia? Solo l’impressione che l’avessero detto per intimorirmi e non per farmi stare più attenta!

Il preside mi considerava un’incapace, per il mio modo un po’ anarchico di gestire le lezioni, e i genitori sono sempre convinti che il loro figlioletto studi troppo, e i risultati non siano ma appropriati, inoltre sono sempre innocenti vittime del “gruppo”, senza rendersi conto che ad una certa età se si fa parte di un gruppo, si è il gruppo.

Questi episodi li avevo sepolta dentro di me, finchè non è saltata fuori la storia del preside picchiato da genitori, e dell’insegnante minacciato e malmenato da studenti in prov. di Torino.

E’ triste vedere che il mondo è paese, e che non è un Belpaese!