Maestro unico?
Il titolo tradisce l'idea di Tremonti.

 Tuttoscuola, 13 agosto 2008

La Padania, l'organo di stampa della Lega, ha riportato ieri il primo di una serie di servizi che verranno dedicati alla scuola, dando spazio ad un'ampia intervista del ministro Tremonti (che per l'occasione ha parlato come uomo di cultura e docente universitario, anziché come politico e ministro).

I temi trattati dall'on. Tremonti sono stati sostanzialmente due: il voto al posto del giudizio nelle scuole del primo ciclo e i libri di testo.

Il titolo dell'intervista "In soffitta la scuola del '68. Torni il voto e un solo maestro", però, ha creato una curiosità (il maestro unico) che nel testo dell'intervista non ha trovato riscontro, forse a causa di tagli tecnici al servizio.

In mancanza di dichiarazioni, si può procedere per congetture.

Per Tremonti quella del docente unico è una considerazione pedagogica connessa con l'unità dell'insegnamento oppure voleva essere una proposta di riforma?

Nel secondo caso è bene precisare a chi in questi mesi ha tirato in ballo quell'ipotesi che, se si tornasse al maestro unico, bisognerebbe ridurre l'orario attuale delle lezioni nella scuola elementare alla durata esatta dell'orario di servizio dell'insegnante, cioè a 24 ore. Dalle attuali 30 ore generalizzate (escluse le classi a tempo pieno) bisognerebbe scendere quindi di sei ore per ritornare agli orari vigenti prima del 1990, quando la durata settimanale di lezione coincideva con l'orario di servizio dei maestri (24 ore). Oppure bisognerebbe aumentare l'orario di servizio dei maestri....