Quaderno bianco sulla scuola/4.
Nessun precario, tutti precari.

da Tuttoscuola, 25/9/2007

 

Il ministro Fioroni è stato chiaro. In occasione della presentazione del "Quaderno bianco" sulla scuola ha detto che nei prossimi cinque anni si provvederà "alla stabilizzazione non solo dei centocinquantamila precari già previsti lo scorso anno ma anche di tutti coloro che stanno nelle graduatorie fino ad esaurimento". Concetto ribadito dal presidente Prodi, intervenuto alla presentazione, secondo il quale il Quaderno bianco "ci dà uno strumento che ci porta a chiudere il precariato e mai più riaprirlo".

Dovrebbero essere soddisfatti anche quei "precari indignati", che temevano che il piano di immissioni in ruolo non avrebbe esaurito le graduatorie, e che hanno inviato ai giornali e alla stampa specializzata un appello disperato contro il ripristino dei concorsi, a regime, come canale ordinario di reclutamento, operazione che li avrebbe espulsi dalla scuola: prima bisogna rispettare "i diritti acquisiti con tanta fatica e sacrificio", scrivono nel loro comunicato.

Ebbene, se il ministro Fioroni manterrà la sua promessa, e se le prospettive aperte dal "Quaderno bianco" si concreteranno, non ci saranno più precari nel senso tradizionale, cioè insegnanti provvisori, a tempo determinato, supplenti annuali, ma in compenso tutti gli insegnanti potrebbero essere sottoposti a forme di valutazione del loro lavoro che li renderanno in qualche modo... precari. Non avrebbe senso, d’altra parte, che solo per i futuri nuovi insegnanti valesse la regola del controllo della loro attitudine attraverso la valutazione del tirocinio. Se valutazione dei comportamenti professionali deve esserci, come c’è in moltissimi altri Paesi, deve essere per tutti.