Quella invocata stabilità del sostegno
che tarda ad arrivare.

da Tuttoscuola, 19/9/2007

 

Le notizie che giungono in questi giorni dalle scuole a proposito dei posti di sostegno non sono molto confortanti. Infatti, oltre a qualche taglio, pur contenuto, che vi è stato qua e là, e ai primi effetti delle nuove forme di certificazione della disabilità applicate a macchia di leopardo in alcune regioni, si conferma soprattutto il problema della discontinuità dei docenti di sostegno.

Poco più di un anno fa il ministro Fioroni è intervenuto con molta decisione sulla cronica situazione precaria della disabilità nella scuola, dichiarando di volere dare stabilizzazione a questo delicato settore, cominciando a mettere mano agli organici, mediante il superamento del rapporto di un posto di sostegno ogni 138 alunni iscritti e, conseguentemente, andando all’azzeramento, o quasi, dei posti in deroga. Fioroni è stato di parola e con la Finanziaria 2007 ha annullato il "ragionieristico" rapporto 1:138. Ma...

Ormai a un anno di distanza tutto è rimasto come prima e gli effetti negativi della mancata applicazione della nuova disposizione si fanno sentire con l’avvicendamento, ancora una volta, di migliaia di docenti di sostegno che interrompono la continuità nei confronti degli alunni seguiti l’anno scorso.

I posti in deroga, a causa della mancata applicazione della Finanziaria 2007, continuano a rappresentare più del 40% di tutti i posti di sostegno funzionanti, e su quei posti vengono nominati di anno in anno, come prevede la legge, docenti a tempo determinato con contratto fino al termine delle attività didattiche.

Sembra che il MPI nel frattempo abbia avviato una procedura di concertazione con Regioni e Istituzioni territoriali che dovrebbe portare ad un accordo in Conferenza Unificata per regolare e programmare azioni di intervento interistituzionale sul territorio. In effetti è giusto che non solamente la scuola porti il peso e la responsabilità dell’integrazione dei disabili, ma vi è il fondato timore che i tempi per quella stabilizzazione del settore di cui aveva parlato Fioroni si allontanino e non si intervenga nemmeno per il 2008-2009 su modifiche dell’organico (che va definito normalmente entro il gennaio di ogni anno), prospettando nuove discontinuità verso i disabili.