Tabelline. Ritorno al futuro... 2.

da Tuttoscuola, 15/9/2007

 

Il ritorno delle tabelline, della grammatica e della sintassi, annunciato dal ministro della PI Beppe Fioroni nelle nuove "Indicazioni per il curricolo", è stato salutato nei giorni scorsi con generale consenso dai commentatori della stampa nazionale; consenso sintetizzato da uno slogan efficace, "ritorno al futuro", che ha riassunto il valore del passato per preparare la formazione che serve ai giovani.

L’on. Valentina Aprea di Forza Italia, già sottosegretario con l’ex ministro Moratti, ha rivendicato che anche nelle precedenti Indicazioni nazionali si parlava di tabelline, grammatica, ecc. e che, quindi, lo sbandierato ritorno ai valori dell’istruzione del passato non era una novità. A suo tempo, a insistere sulla conferma di questi fondamentali dell’istruzione fu, in particolare, Alleanza Nazionale.

Siamo andati a controllare le Indicazioni nazionali per la scuola primaria, allegato B al decreto legislativo n. 59/2004 (un pezzo raro da ritrovare, perché da tempo, per una sorta di damnatio memoriae, è stato cancellato dall’archivio web del Ministero dell’istruzione). Ebbene sì, le tabelline ci sono (citate una volta sola come nelle nuove Indicazioni del ministro Fioroni) e sono citate anche la sintassi e la grammatica.

A questa ultima, per la scuola primaria, veniva riservato un intero capitolo nel quale, in modo analitico e dettagliato (e proprio questa impostazione è stata abbandonata da Fioroni), si indicavano obiettivi specifici di apprendimento e abilità linguistiche da conseguire.

Dunque il ritorno al futuro c’era già stato; quello di Fioroni è, caso mai, un ritorno al futuro 2, e anzi, visto che grammatica, sintassi e tabelline, in tutti i programmi della scuola elementare-primaria, non sono mai stati cancellati, si può forse parlare, piuttosto, di un passato che non si cancella.