LA LETTERA. La risposta di Fioroni alla lettera
della mamma a Repubblica.it
In questo campo la scuola italiana ha un primato, le carenze si stanno
aggiustando"
Il ministro: "Noi stiamo difendendo
il diritto di Luca all'integrazione".
la Repubblica
del 14/9/2007
Gentile signora,
sono un padre e sono un medico e anche per questo leggo con dolore la
situazione che Lei denuncia. L'anno scorso, pur dovendo mettere mano a
una pesante situazione di finanza pubblica, che ha determinato
un'azione di contenimento in tutti i settori, ho però dato direttive
precise ai direttori regionali di salvaguardare in ogni caso, nel
pieno rispetto della legge, il sostegno ai diversamente abili.
So bene che rispetto alle esigenze complessive dell'integrazione anche
queste misure non sono state sufficienti ad assicurare tutte le
aspettative, come la sua lettera testimonia. Però voglio anche
assicurarle che, in questi giorni di ripresa dell'anno scolastico, è
in corso una ulteriore verifica da parte dei direttori scolastici
regionali per garantire a tutti ciò di cui hanno diritto secondo le
reali necessità.
I bambini diversamente abili hanno diritto ad avere un loro progetto
su misura, adatto a ciascuno a seconda del problema, un percorso
individualizzato che vada anche oltre la scuola. L'insegnante di
sostegno, secondo quanto prevede la legge, viene assegnato alla scuola
come sostegno agli altri insegnanti curricolari ed è la scuola,
insieme al territorio, che deve mettere in atto tutte le risorse per
realizzare a pieno l'integrazione. Ma è un'azione che deve vedere
coinvolti tutti i docenti della classe e le altre figure professionali
specialistiche che devono essere assicurate anche da enti locali, Asl
e dal territorio in un lavoro comune e condiviso, senza lasciare da
sola la scuola.
L'integrazione dei diversamente abili è una delle cifre distintive
della scuola italiana, una delle più avanzate in Europa e non abbiamo
nessuna intenzione di rinunciare a questo primato.
Proprio per questo sono certo che anche Luca troverà presto ciò di cui
ha bisogno, come la legge prevede, proseguendo e confermando la linea
della scuola italiana di riconoscere l'integrazione degli studenti
diversamente abili come condizione imprescindibile di civiltà e di
qualità.
Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione