Ecco le norme per l´anno scolastico. Torna il tempo pieno

"Via i professori fannulloni"
Fioroni: ci vuole più serietà.

La complessa procedura è stata snellita: vengono aboliti alcuni pareri vincolanti
Le indagini sui docenti assenteisti dovranno essere sbrigate
entro un massimo di quattro mesi
Pugno di ferro contro i privatisti alla maturità e stretta sugli esami di terza media
Buona notizia per i commissari d´esame: 40 milioni per pagare gli arretrati

Salvo Intravaia, la Repubblica 6/9/2007

 

ROMA - Via gli insegnanti fannulloni dalle scuole italiane: i nullafacenti potranno essere sottoposti ad un rapido procedimento disciplinare o essere trasferiti, per incompatibilità ambientale, in segreteria o in un altro ufficio scolastico. Ma anche il ritorno del tempo pieno nelle scuole elementari, il pugno di ferro contro i privatisti alla maturità e la stretta sugli esami di terza media. Ecco in sintesi le più importanti novità contenute nel decreto-legge dal titolo "Disposizioni urgenti per assicurare l´ordinato avvio dell´anno scolastico 2007/2008", discusso ieri in Consiglio dei ministri e illustrato dal titolare della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. In apertura, lo stesso presidente del Consiglio ha rivolto gli «auguri a studenti e insegnanti che cominciano questa grande avventura dell´anno scolastico». Poi l´inquilino di viale Trastevere ha snocciolato l´elenco delle novità che dovrebbero consentire un avvio dell´anno scolastico senza intoppi.

La complessa procedura per sanzionare insegnanti, bidelli e dirigenti scolastici "rei" anche di reati gravi è stata snellita. Fioroni lo aveva detto proprio ieri: "Il professore M. sarà espulso definitivamente". Il recordman delle assenze in forza, si fa per dire, all´istituto tecnico Moreschi di Milano ha un procedimento in corso perché ha abilmente dribblato 7 ore su 10 di lezione. Ma, con la normativa attuale, non è stato possibile licenziarlo: è stato allontanato dalla scuola e ora presta servizio negli uffici del Provveditorato agli studi. Da oggi sarà più difficile per gli scansafatiche farla franca. Il decreto-legge abolisce l´obbligatorietà di alcuni pareri vincolanti o necessari (come quello del Consiglio nazionale della Pubblica istruzione o quello del collegio dei docenti), liberando le mani a presidi e dirigenti del ministero. Nei casi più gravi sarà possibile - in via cautelare - per il capo d´istituto o per direttore dell´Ufficio scolastico regionale sospendere dal servizio, o trasferire ad altro incarico, il docente. Il tutto, in attesa che si svolga il procedimento disciplinare che dovrà concludersi al massimo in 120 giorni. «La media - ha detto Fioroni - è stata di un anno è mezzo». Oltre agli ultimi fatti di cronaca che hanno visto protagonisti in negativo alcuni insegnanti, una tirata d´orecchi è arrivata l´anno scorso dalla Corte dei conti. Tra il 2001 e il 2005, «su un campione di 47 condanne (per reati a sfondo sessuale su minori, ndr) passate in giudicato la certezza della espulsione dalla amministrazione, se non addirittura dal solo insegnamento, si ha solo nel 50 per cento dei casi», si legge nella relazione.

La scure del governo si abbatte anche sui diplomifici. «Non è più possibile che alcune scuole presentino agli esami di maturità 50 interni e 500 candidati esterni». Chi vorrà sostenere gli esami di Stato con una preparazione ‘fai da te´ dovrà rivolgersi agli Uffici scolastici regionali il cui dirigente valuterà in quale istituto dirottare gli aspiranti al diploma.

Anche per i ragazzini di terza media è prevista una stretta. «Serietà, non severità», ha commentato Fioroni che ha reintrodotto il giudizio di ammissione all´esame di terza media abolito per il 2006/2007.

Infine, una boccata d´ossigeno per le scuole con i conti in rosso. Arriveranno 40 milioni di euro per pagare i commissari degli scorsi esami di maturità.