La Corte dei Conti

«Prof assenteista, la scuola paghi i danni».

G. Gua.  Il Corriere della Sera del 20/9/2007

 

MILANO — Il professore si assenta per mesi e mesi a colpi di certificati medici senza subire alcuna conseguenza disciplinare mentre il «disservizio» si ripete nella scuola cronicamente? E allora che a pagare per i danni causati agli studenti e all'erario siano chiamati anche i suoi superiori. Un'indagine della Procura della Corte dei conti della Lombardia apre una nuova strada nella lotta all'assenteismo dietro le cattedre. A finire sotto inchiesta contabile ora è la vicenda di un insegnante dell'istituto comprensivo di Porlezza (Como), 4.140 abitanti a pochi chilometri dal confine italo-svizzero.

Il professor G. ha collezionato decine e decine di giorni di malattia l'anno, tutti comprovati da certificati medici. Secondo i magistrati contabili milanesi, anche in questo caso il comportamento del docente ha causato un danno alla scuola, che ha dovuto pagare i supplenti, e agli studenti, la cui preparazione è stata messa in crisi. La Procura ritiene che stavolta a mettere le mani al portafoglio non sarà solo il professore ma anche chi, con la sua inerzia, per anni non è intervenuto a risolvere la situazione. Nel marzo 2003 la vicenda fu al centro di un'ispezione dell'ufficio scolastico regionale che si concluse con la considerazione che «la questione avrebbe potuto e dovuto essere risolta già da tempo nelle sedi competenti». Una critica a chi nella catena gerarchica non era intervenuto e un invito implicito ad avviare subito le procedure disciplinari per «atti contrari alla funzione docente». Invito che, però, non ha avuto seguito. Dopo aver spiegato le sue ragioni, il professore ha ripreso ad assentarsi con le solite modalità. Ci sono voluti altri 4 anni dopo l'ispezione prima che a marzo scorso il docente fosse dichiarato non idoneo al servizio da una visita medica collegiale. Per un anno sarà destinato a un incarico diverso, non si sa quale.