Marina Lepri e Patrizia Pernice Saperi essenziali, ma quali? da ItaliaOggi del 18/9/2007
Il decreto 31/07/07, la direttiva 3/08/07 e le
indicazioni nazionali lasciano inizialmente perplessi. «Tornano in
evidenza la grammatica e la sintassi... la geografia recupera lo
studio dell'Europa e del mondo_ si recuperano gli aspetti educativi
presenti nel cuore di ogni disciplina, meno educazioni, più
educazione». Le parole sono importanti, spesso sostanziano i contenuti
anziché veicolarli semplicemente. I detrattori hanno gridato allo
scandalo, parlando di ritorno al passato. Le cose non stanno così. Il
nostro modo di pensare ci porta a concepire la persistenza e il
cambiamento come opposti. Le riforme sono sempre avvenute all'insegna
del cambiamento e, spesso, pur di cambiare, ci si è trovati a fare le
stesse cose definendole in modo diverso. La persistenza e il
cambiamento sono presentati non più come opposti ma come
complementari. È un invito a partire dalle buone prassi interne alle
scuole, a confermarle e a rafforzarle per riprendere a costruire il
cambiamento. È positivo il rilancio della ricerca didattica che
impegnerà gli insegnanti in attività di studio e nella disponibilità
all'innovazione. Siamo chiamati a riappropriarci del nostro ruolo,
attraverso una prima fase di approfondimento e di studio che ci
consenta di mettere solide basi per un lavoro successivo di
costruzione di un curricolo di scuola in grado di coniugare la
dimensione nazionale con quella locale. La scuola deve assumere il
cambiamento puntando sulle opportunità offerte dall'autonomia, perché
le Indicazioni non contengono ricette e non prescrivono modalità di
lavoro a cui attenersi. Gli aspetti che richiedono un cambiamento nel
nostro lavoro sono la continuità, la dimensione interculturale,
l'intreccio tra le diverse aree disciplinari che richiedono meno
lavoro individuale e più di squadra. Avverrà gradualmente, ma siamo
chiamati a operare in uno sforzo verso i saperi essenziali Potremo
confrontarci con traguardi di competenze espliciti, in graduale
sviluppo tra i cicli. |