In arrivo la direttiva sui nuovi piani di studio: non vanno applicati alla lettera. Non cambiate programma. Possono restare i vecchi POF adottati a giugno. da ItaliaOggi del 4/9/2007
Le scuole dell'infanzia, le elementari e le medie non devono riscrivere i Pof, i piani dell'offerta formativa che contraddistinguono ogni istituzione scolastica. Anche se da questo settembre entrano in vigore nuovi programmi, quelli messi a punto dalla commissione d'esperti presieduta da Mauro Ceruti, che mandano in soffitta le indicazioni morattiane. La precisazione è contenuta in una direttiva che nei prossimi giorni, probabilmente già oggi, quando il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, terrà una conferenza stampa di presentazione, arriverà alle scuole. La direttiva si accompagna a un decreto (a ieri non era ancora tornato dalla registrazione presso la Corte dei conti) che reca le Nuove indicazioni nazionali. Queste, intanto, sono già arrivate agli istituti: stampate in 600 mila copie, una per ogni insegnante, anche delle scuole paritarie, interessati alle innovazioni (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di martedì scorso). Per evitare che i docenti, che in questi giorni cominciano con le prime riunioni per l'avvio del nuovo anno, si sentissero in dovere di rivedere i loro piani di studio, Fioroni precisa che per quest'anno ogni scuola potrà decidere quale parte dei nuovi programmi, compatibile con il piano di studio già approvato alla fine dello scorso anno scolastico, potranno attuare. Indicazioni, quelle di Fioroni, che dunque non sono prescrittive. Una caratteristica, questa, che è una delle novità più importanti rispetto al precedente assetto. L'anno 2007 sarà dedicato quasi esclusivamente a fare opera di spiega a dirigenti e insegnanti circa la portata innovativa dei nuovi programmi. A questo scopo, e per le relative attività di formazione, sono stati stornati dai bilanci del ministero della pubblica istruzione circa 36 milioni di euro. Una apposita task force nazionale affiancherà le unità di lavoro che saranno insediate a livello regionale. Nella primavera del 2008 è prevista invece una consultazione all'interno degli istituti coinvolti. A partire dal 2008/09 si entrerà nel vivo dell'attuazione, anche se si tratta sempre e comunque di un percorso innovativo che sarà ancora nella fase di sperimentazione. Solo dall'anno successivo, infatti, i programmi saranno definitivamente in vigore. Insomma, un processo di ampio respiro. Su cui avrà un peso determinante anche il destino del governo Prodi.
Circa le nuove prospettive che si aprono per la
scuola con le Indicazioni nazionale di Giuseppe Fioroni , IO ospita a
partire da oggi una serie di autorevoli interventi. |