Pressing su Prodi e Padoa-Schioppa per dimezzare i tagli previsti dalla Finanziaria 2007. Dal prossimo anno saltano anche i risparmi sui ripetenti

Fioroni ora vuole bocciare gli asini.

da ItaliaOggi del 25/9/2007

 

Gli studenti somari non potranno più sperare nei rigori del ministero dell'economia per evitare una meritata bocciatura. I tagli di spesa, preventivati dalla passata Finanziaria, sul capitolo dei ripetenti, sono infatti in pole position tra le misure che il ministro dell'istruzione, Beppe Fioroni, conta di far saltare con la prossima manovra.
La legge finanziaria 2007 aveva stabilito un risparmio complessivo a carico del ministero dell'istruzione di 1,3 miliardi di euro a decorrere dal 2008, con un taglio complessivo di 44 mila cattedre. Nel 2007, un primo assaggio, con poco più di 400 milioni euro di risparmi. Pena, prevedeva la Finanziaria 2007, lo scattare della tagliola della clausola di salvaguardia, ovvero il blocco alla fonte dei relativi finanziamenti fino a concorrenza dei mancati risparmi. Per evitare la tagliola, a fronte di una scuola che ha debiti per oltre un miliardo di euro e che protesta la mancanza di un numero sufficiente di insegnanti rispetto al fabbisogno, Fioroni in queste ore sta negoziando con il collega dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, l'impatto dei tagli. L'obiettivo è di ridurre, con la nuova manovra, di circa la metà l'importo delle economie di spesa, con un rifinanziamento anche a carico del 2007, anno che è finito sotto tiro del Tesoro con l'accusa di aver fallito l'obiettivo. Le risorse così recuperate dovrebbero andare a coprire la maggiore spesa per i libri di testo (circa 40 milioni di euro in più per pagare i libri agli studenti meno abbienti del primo biennio delle superiori) e la Tarsu, ovvero la tassa sui rifiuti, che passerebbe dai bilanci delle scuole direttamente a quello del ministero. Nel calderone delle misure che saltano, figurerebbe anche quella relativa ai somari. La Finanziaria 2007 ha conteggiato che salvando un bocciato ogni dieci, nei primi due anni della scuola superiore, si verrebbero a risparmiare 18,6 milioni di euro, già nel 2007, e ben 56 milioni di euro a decorrere dall'anno successivo. Meno ripetenti significa infatti meno classi, meno professori, meno bidelli...I bocciati normalmente sono 185.002, quelli da salvare dovrebbero essere 18.500. Significherebbe un taglio netto di 805 classi. Ma in via prudenziale, i tecnici, nella relazione allegata alla Finanziaria, avevano contato solo l'80% dei bocciati in meno. Così da risparmiare 1.455 docenti e 425 Ata, ovvero assistenti e bidelli. Per una minore spesa, appunto, di euro 56 milioni a decorrere dall'anno 2008, ed euro 18,6 milioni già nell'anno 2007. Ma i professori pare proprio che non ci vogliano stare a non bocciare uno studente per salvare i conti pubblici. E, del resto, lo stesso Fioroni si troverebbe in difficoltà a giustificare una misura di questo tipo quando, con altro provvedimento, sta ripristinando per il prossimo anno gli esami di riparazione proprio per ridare maggiore serietà agli studi.

Della delicatezza del settore della scuola, alla vigilia di un autunno caldo per la politica, Fioroni ha più volte discusso con lo stesso premier, Romano Prodi. Assieme hanno presentato, la scorsa settimana, il Libro bianco (anticipato da IO martedì scorso) sull'istruzione. Con varie linee di intervento per migliorare la qualità del sistema e al tempo stesso ridurre la spesa, da qui a 15 anni. Operazione tecnicamente possibile, dimostrano tabelle e grafici. Ma che politicamente sarebbe molto rischioso mettere in piedi sin da oggi.