Fioroni che ha firmato il decreto per le scuole
superiori. Si dovranno recuperare
le materie in cui c'è un debito prima dell'inizio dell'anno scolastico
Scuola, gli esami di riparazione
torneranno già da quest'anno.
Salvo Intravaia, la Repubblica
del 3/10/2007
Dopo 13 anni tornano gli
esami di riparazione. Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe
Fioroni, ha presentato 'le nuove misure per il recupero dei debiti
scolastici'. Un decreto che gli oltre due milioni di studenti italiani
che frequentano i primi quattro anni delle scuole superiori
attendevano con ansia. Anche perché - questa la prima novità - il
decerto prevede che la riforma parta già dall'anno scolastico in
corso. L'unico passaggio mancante è l'approvazione della Corte dei
conti dove il provvedimento è stato già inviato per la registrazione.
Fioroni ha auspicato che 'l'iter sia rapidissimo'.
Ma l'idea che una fetta consistente di alunni, dal 1995 ad oggi, è
stata promossa nonostante avesse accumulato lacune anche gravi in una
o più discipline non è andata proprio giù all'inquilino di viale
Trastevere. "Quarantadue studenti su cento - ha sottolineato il
ministro - vengono ammessi con debito alla classe successiva, solo 1
su 4 lo recupera, ma gli altri vanno avanti comunque". Ecco che perché
correre ai ripari. "Sarebbe imperdonabile - continua Fioroni -
prendere atto di questa situazione e non fare nulla. Per questo ho
deciso di stabilire una data per accertare di aver colmato le lacune.
Le scuole organizzeranno corsi e faranno verifiche anche durante tutto
l'anno, ma l'ultima chiamata dovrà essere fatta prima che ricomincino
le lezioni: chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo
si fermerà".
Tecnicamente non si può parlare di esami di riparazione, nel senso che
la normativa sui debiti scolastici non è stata abrogata. Nei fatti, la
formula scelta da Fioroni assomiglia moltissimo alla vecchia kermesse
di settembre, preceduta per intere generazioni da stressanti estati
passate a studiare. Se, infatti, il prossimo mese di giugno i ragazzi
che frequentano le classi del superiore non dovessero riportare almeno
6 in tutte le discipline, se riusciranno ad evitare la bocciatura, la
loro promozione sarà 'congelata': 'il Consiglio di classe procede al
rinvio della formulazione del giudizio finale'. Niente più, quindi,
'promozione con debito'.
Da questo momento per gli studenti comincerà il 'calvario estivo'. 'Il
dirigente scolastico - recita il decreto - comunicherà alle famiglie,
per iscritto, la motivazione delle decisioni assunte dal consiglio di
classe'. Le famiglie saranno messe al corrente delle 'specifiche
carenze rilevate' e dei 'voti proposti' dai prof . E, contrariamente
al passato, sarà la scuola a farsi carico dei cosiddetti 'interventi
didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi registrati, che
gli istituti saranno tenuti a realizzare entro il 31 agosto dell'anno
di riferimento'. Le famiglie, tuttavia, possono decidere di affidare i
propri figli alle cure di insegnanti privati, sollevando formalmente
la scuola dall'adempimento.
Il momento della verità, come in passato, sarà a settembre. Entro
l'inizio delle lezioni gli stessi insegnanti, 'in sede di integrazione
dello scrutinio finale, procedono alla verifica dei risultati
conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di
esito positivo della valutazione, consente l'ammissione dell'alunno
alla frequenza della classe successiva'. La stretta sugli alunni
fannulloni del ministro Fioroni si tradurrà in un tour de force anche
per i docenti e gli organi collegiali delle scuole che dovranno
riprendere in mano i Pof (i Piani dell'offerta formativa) per
organizzare gli interventi necessari a supporto degli studenti meno
bravi.
L'estate scorsa, 42 studenti su 100 hanno ottenuto la promozione
malgrado in una o più discipline i risultati finali non fossero, a
parere dei prof, del tutto soddisfacenti. Nel 2005 se ne contarono il
30 per cento e due anni prima (nel 2003) se ne contarono 26 su 100.
Per i ragazzi e le ragazze delle classi italiane l'autentica bestia
nera è la Matematica, seguita dall'Italiano e dalle Lingue straniere.
L'operazione avrà anche un costo, previsto dalla Finanziaria in fase
di elaborazione. Attualmente, infatti, le ore di insegnamento dedicate
ai 'corsi di recuperò vengono retribuite agli insegnanti con un
compenso extra.