Sono le novità del regolamento sullo statuto
degli studenti delle superiori approvato dal Cds.
Niente esami con zero in condotta.
Sanzioni pesanti se l'alunno tiene comportamenti
scorretti
da ItaliaOggi
del 23/10/2007
Gli alunni che commetteranno gravi mancanze
potranno essere sospesi per l'intero anno scolastico. E potranno anche
essere non ammessi allo scrutinio finale o all'esame di stato. È
questa la novità principale contenuta nello schema di regolamento
recante modifiche e integrazioni al decreto del presidente della
repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Il testo ha
ottenuto il via libera del Consiglio di stato, con un parere emesso
nell'adunanza del 17 settembre scorso, che è stato trasmesso al
ministero della pubblica istruzione il 26 dello stesso mese.
No ai limiti temporali alle sanzioni. Il parere, il cui contenuto è
stato reso noto solo in questi giorni, promuove le modifiche allo
statuto degli studenti a pieni voti. E suggerisce all'amministrazione
di non porre limiti nella durata delle sanzioni, anche per le mancanze
meno gravi, per le quali il governo aveva previsto sospensioni fino a
15 giorni (il testo è reperibile sul sito:
http://www.giustizia-amministrativa.it/ Pareri/CDS_200703259_C_DE_17-09-2007.doc).
Sospensioni fino a un anno. L'articolo 1 sostituisce l'articolo 4
dello statuto, prevedendo che i provvedimenti disciplinari siano anche
finalizzati al recupero dello studente attraverso attività sociale e
culturale e, in generale, a vantaggio della comunità scolastica. Con
esso viene introdotto anche il comma 9-bis che è finalizzato a
contrastare più efficacemente i fenomeni di gravi violenze all'interno
delle istituzioni scolastiche, prevedendosi nei casi più gravi
l'allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno o
addirittura l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione
all'esame di stato conclusivo dei corsi di studio.
Ma la responsabilità va provata. Viene infine introdotto il comma
9-ter, che prevede come per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari
più gravi vi debba essere la verifica della sussistenza di elementi
concreti precisi e concordanti sulla colpevolezza dello studente. In
buona sostanza, dunque, l'amministrazione, prima di infliggere la
sanzione, deve compiere un'indagine approfondita dalla quale devono
emergere concreti elementi di colpevolezza. Insomma, la responsabilità
deve essere provata. E solo dopo l'esito degli accertamenti si
procederà a irrogare la sanzione.
Ricorsi contro le sanzioni. L'articolo 2 sostituisce l'articolo 5 del
decreto del presidente della repubblica n. 249 del 1998 in tema di
impugnazioni. Esso prevede che avverso le sanzioni è ammesso ricorso a
un apposito organo di garanzia interno alla scuola che deve decidere
nel termine di dieci giorni. Sugli eventuali ulteriori ricorsi è
chiamato a decidere in via definitiva il direttore dell'ufficio
scolastico regionale, previo parere vincolante di un organo composto
da due studenti designati dalle consulte provinciali, da tre docenti e
da un genitore designati dalle rispettive rappresentanze territoriali,
e presieduto dal direttore regionale. Termine perentorio di 30 giorni
entro cui rendere il parere, decorso il quale il direttore
dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dal
parere. Resta ferma la possibilità, per l'organo di garanzia, di
sospendere i termini per chiedere un supplemento di istruttoria.
Il patto con le famiglie. L'articolo 3, infine, introduce nello
statuto l'articolo 5-bis in tema di «patto educativo di
corresponsabilità». Esso prevede la possibilità per ciascuna scuola di
chiedere ai genitori e agli studenti di sottoscrivere il predetto
patto al fine di rendere effettiva la piena partecipazione delle
famiglie.
La funzione dello statuto. Lo statuto degli studenti, approvato con il
decreto del presidente della repubblica 24 giugno 1998, n. 249,
costituisce un importante strumento per la realizzazione
dell'autonomia scolastica, laddove detta norme generali che le singole
scuole dovranno poi integrare attraverso i regolamenti di istituto.
In particolare, per quanto concerne il sistema sanzionatorio,
l'entrata in vigore dello statuto ha segnato il passaggio da un
sistema repressivo a un sistema in cui, in caso di infrazioni
disciplinari, lo studente, oltre a essere punito, viene al contempo
obbligato a comportamenti attivi, di natura riparatoria, volti al
perseguimento di una finalità educativa (quali pulizia delle scuole,
attività di volontariato e così via).