Una scuola sempre più multiculturale.
a cura di Giuliano Adaglio La Stampa del
23/10/2007
Il dato è inconfutabile: la presenza di alunni
stranieri nelle scuole italiane è in grande crescita, come dimostra la
ricerca presentata martedì mattina dal Ministero della Pubblica
Istruzione. Negli ultimi dieci anni gli studenti di nazionalità non
italiana che hanno frequentato le scuole statali e non statali del
nostro paese è quasi decuplicato, passando dalle poco più di 70 mila
unità dell'anno scolastico 1997/97, alle attuali 501.494.
Una percentuale ormai significativa, visto che supera abbondantemente
il 5% del totale degli alunni. La distribuzione, però, è tutt'altro
che omogenea: la quasi totalità degli alunni stranieri (il 90%) si
concentra nelle scuole del Centro-Nord, in particolare nelle grandi
città come Milano e Torino. Con un alto tasso di concentrazione, dal
momento che in 888 strutture scolastiche la percentuale di studenti
non italiani supera il 20%, e in 89 addirittura il 40%. La nazionalità
dei giovani studenti rispecchia abbastanza fedelmente quella della
popolazione in generale, evidenziando i paesi tradizionalmente
protagonisti di emigrazioni verso il nostro paese. Quasi il 30% degli
alunni stranieri proviene infatti da Romania e Albania, seguite da
Marocco (13%) e Cina (5%).
Nel corso della conferenza stampa di martedì, il ministro Giuseppe
Fioroni e il sottosegretario Letizia De Torre hanno presentato il
documento "La via italiana all'intercultura", redatto
dall’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri
e l’educazione interculturale. Il programma prevede una serie di
attività e indicazioni per gli insegnanti e i dirigenti scolastici,
volte a organizzare le strategie di integrazione degli studenti
immigrati, promuovendo il dialogo e il confronto tra culture.
Tra i principali punti d'intervento c'è l'insegnamento dell'italiano
come seconda lingua, da applicare soprattutto nelle scuole in cui si
concentra un gran numero di studenti stranieri: il Ministero ha
intenzione di dotare gli istituti di docenti specificamente destinati
a tale compito. Saranno attivati corsi di formazione per i dirigenti
scolastici delle scuole a forte concentrazione di alunni stranieri, e
sarà avviata in via sperimentale un'intesa tra i ministeri di Italia e
Romania per l'introduzione di lingua e cultura romena nelle scuole
italiane dove c'è una presenza significativa di studenti romeni. Verrà
stipulato, infine, un patto tra Enti Locali, Stato e Regioni per
evitare fenomeni di concentrazione in alcune scuole, in modo da
favorire una distribuzione equilibrata degli allievi stranieri sul
territorio.