Le regole per pagare le supplenti in maternità.

da Tuttoscuola, 16/10/2007

 

Le supplenti in maternità saranno pagate dal Tesoro. Lo prevede il decreto legge 147/2007. E l’amministrazione ha già dato disposizioni alle scuole per attuare le nuove disposizioni.

Le norme di attuazione sono contenute in una nota emanata il 12 ottobre. E riguardano i supplenti che sostituiscono i le titolari in maternità, le supplenti in maternità in costanza di rapporto di lavoro e le lavoratrici che continuano a fruire dell’indennità di maternità dopo la scadenza del contratto.

Per quanto riguarda il personale docente in costanza di rapporto, l’amministrazione ha fatto riferimento a tre diverse di situazioni. In primo luogo ai supplenti e alle supplenti che vengono nominate per sostituire lavoratrici che entrano nel periodo di astensione obbligatoria oppure in gravidanza difficile. La seconda situazione riguarda invece le supplenti che vanno, esse stesse, in maternità o in interdizione per gravidanza difficile. Infine le docenti precarie che, mentre fruiscono già dell’astensione obbligatoria o dell’interdizione, ottengono incarichi di supplenza.

Per tutte queste situazioni è previsto il pagamento delle spettanze retributive direttamente da parte del Ministero dell’economia. Idem per le supplenti che vanno in maternità mentre sono ancora in servizio e, dopo la scadenza del contratto, ottengono il pagamento dell’indennità di maternità per tutto il periodo di diritto.

E le scuole, nell’attesa che il Ministero predisponga della funzioni informatiche ad hoc, dovranno effettuare i relativi adempimenti utilizzando quelle riservate alle nomine con termine "fino all’avente diritto". Unica eccezione, il pagamento dell’indennità di maternità, per il quale dovranno attendere che l’amministrazione predisponga le apposite funzioni.