L’RPD avvicina i ruoli dei docenti da Tuttoscuola, 24/10/2007
La retribuzione professionale docenti (RDP), per la quale il nuovo contratto ipotizza una prospettiva di ampliamento alla 13.a mensilità, ha un effetto interessante sui rapporti retributivi delle figure di docenza nei diversi settori e sullo sviluppo di anzianità. Mentre i rapporti tabellari tra retribuzione dei docenti di primaria e quella di secondaria sono rimasti millimetricamente costanti nel tempo, questa specie di indennità di docenza (RDP) uguale per tutti è servita ad avvicinare le posizioni. Rispetto al contratto del 1994, quando il rapporto tra retribuzione annua complessiva all’inizio di carriera era di 100 (docente elementare) a 108,5 (docente di scuola media), il rapporto tra gli iniziali secondo il nuovo contratto si riduce a 100/107,8. Nella posizione di anzianità di 15 anni, il rapporto passa dal 109,8 del 1994 al 108,9 di questo contratto. Il rapporto tra le due retribuzioni finali riduce la forbice da 110,9 a 109,8. La stessa RDP ha invece un effetto di (lieve) ampliamento della forbice di anzianità tra iniziale e finale di carriera. Il rapporto tra retribuzione complessiva annua iniziale (considerata 100) e quella di fine carriera per i docenti di scuola primaria passa da 146,3 del 1994 a 147,4 del 2007; per i docenti di scuola media, similmente, il rapporto di anzianità passa da 151,0 a 151,6. L’annunciata estensione della 13.a mensilità per la prossima RDB dovrebbe accentuare questi rapporti di minima apertura della forbice di anzianità e di modesta chiusura tra i ruoli docenti. Se non interverranno improbabili modifiche strutturali sottintese dal quaderno bianco del MPI e del Ministero dell’economia.
Rapporto retribuzioni
Elaborazione
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