L’istruzione impegnerà nel 2008 il 9% del bilancio.

da Tuttoscuola, 8/10/2007

 

Si chiameranno missioni le 34 voci, secondo la nuova legge finanziaria, che serviranno a riclassificare il Bilancio dello Stato, non più ordinato "per amministrazioni" ma "per funzioni".

Le 34 voci, che secondo il Ministro Padoa-Schioppa consentiranno ai numeri di diventare leggibili, consentono confronti molto interessanti, a cominciare, ad esempio, dalla voce più consistente (105.123 milioni di euro) imputata alle relazioni finanziarie con le autonomie territoriali che è pari al 22,6% del totale delle risorse impegnate.
Seguono, con il 18%, le risorse impegnate per il debito pubblico (83.541 milioni di euro).

Preceduta dagli impegni per le politiche previdenziali che con 68.403 milioni occupano il 14,7% del bilancio, al quarto posto viene l’istruzione scolastica che vale il 9% degli impegni di bilancio per complessivi 41.645 milioni di euro.

L’istruzione universitaria, con 8.168 milioni, rappresenta l’1,9% delle risorse complessive a bilancio. Le risorse impegnate per la ricerca e l’innovazione non raggiungono l’1% (0,9%) per complessivi 3.964 milioni di euro.

La tutela e la valorizzazione dei beni culturali, con 1.380 milioni di euro, rappresenta lo 0,3% delle risorse impegnate nel Bilancio dello Stato per il 2008.

L’istruzione ai vari livelli e la cultura nel nostro Paese sono accreditate di un impegno pubblico pari a poco più del 12% delle risorse del Bilancio statale. È certamente un notevole impegno dello Stato. È poco? È tanto? Risposta difficile, ma non si può dire che istruzione e cultura siano centrali nel sistema Paese.