Sostegno, 27mila insegnanti ''di diritto''
in più nell'organico.
Finanziaria. Autorizzati 94mila
insegnanti di sostegno, 3mila in più rispetto agli attuali. Il 70%
sarà nell'organico di diritto, che passa dai 48mila a 65mila unità. Il
10% del taglio dei rimborsi ai partiti per l'edilizia scolastica.
Ska, da
Il
Redattore Sociale dell'1/10/2007
ROMA - Circa tremila insegnanti di sostegno
complessivi in più nella scuola italiana e ventisette mila pronti a
transitare dall'organico di fatto a quello di diritto, con la speranza
di garantire una maggiore continuità didattica ed evitare l"incertezza
che caratterizza ogni inizio di anno scolastico. E' uno dei
provvedimenti contenuti nella Finanziaria 2008 messa a punto dal
governo e presentata questa mattina, per quanto concerne il settore
scuola, dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. La
legge di bilancio ha autorizzato un aumento di circa 3mila unità del
numero complessivo dei docenti di sostegno, che passerà dagli attuali
91mila a circa 94mila. Di questi, attualmente solo la metà, 48mila,
sono insegnanti di ruolo: a questi se ne aggiungeranno presto altri
27mila, e il numero degli insegnanti di sostegno nell"organico di
diritto balzerà fino a quota 65mila. Sette docenti di sostegno su
dieci, dunque, saranno di ruolo, e "la nostra idea per il futuro" - ha
anticipato Fioroni - è quella di colmare anche il restante 30%".
Le novità contenuta nella Finanziaria rappresentano per il ministro un
"passaggio importante" perché "l'insegnante di sostegno diventa così
una risorsa fondamentale del nostro sistema di istruzione: l'aumento
fino a 94mila permette di raggiungere il rapporto medio tendenziale
condiviso con l'Osservatorio sulla disabilità di un insegnante di
sostegno ogni due ragazzi diversamente abili e tende a garantire non
solo l'appropriatezza ma anche l'uniformità su tutto il territorio
nazionale". Al riguardo è prevista anche la possibilità di
compensazioni fra province diverse, fermi restando i principi
sull'integrazione fissati dalla legge 517/77 e 104/92. "Avere i
docenti progressivamente in ruolo e non sempre nella parte in deroga o
di fatto" - ha continuato Fioroni - "contribuisce a dare ai
diversamente abili la certezza di avere la garanzia della continuità
didattica e di avere anche un professionista formato e specializzato".
La sfida che occorre vincere, dunque, è per il titolare del dicastero
di viale Trastevere quella della "qualità": "Vogliamo investire
nell'aggiornamento e nella formazione dell'insegnante di sostegno, che
deve essere una scelta di vocazione: si chiude la stagione
dell'ascensore". No dunque alla docenza come di sostegno come
grimaldello per il passaggio di ruolo, ma - precisano dal ministero -
nessuno ha mai pensato né ad una classe di concorso autonoma per gli
insegnanti di sostegno né ad una rigorosa "separazione delle
carriere".
La manovra Finanziaria, spiega il ministro, "ridà alla scuola 304
milioni di euro, ne mette 254 in piu' per l'ordinario funzionamento
degli istituti e ne rifinanzia 220 per investirli sulle competenze di
base, sul sistema di valutazione dell'istruzione e sulla formazione
continua degli adulti". Nella legge di bilancio, infine, ricorda il
ministro, ci sono anche "150 milioni per favorire le famiglie
nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione dei figli e combattere il
caro scuola
e il caro libri".
Previsto inoltre un taglio del 10% ai rimborsi dei partiti per
finanziare la messa in sicurezza degli edifici scolastici. "A partire
dal 2008 - sottolinea Fioroni - avremo, con questo sistema, 20 milioni
in più all'anno per la messa in sicurezza degli edifici scolastici". I
fondi saranno utilizzati "dal ministero dell'Istruzione insieme a
quello delle Infrastrutture", che emaneranno un apposito decreto della
Presidenza del Consiglio dei ministri. "Con questo provvedimento- dice
Fioroni- si pone attenzione a quell'emergenza che l'edilizia
scolastica rappresenta nel nostro Paese. Il concorso con il 10 per
cento del taglio ai rimborsi dei partiti alla spesa per l'edilizia,
riafferma la centralità del nostro sistema di istruzione partendo
dalla sicurezza dei luoghi dove i docenti lavorano e gli studenti
studiano".