Una Finanziaria da correggere.
da Blog PrecariaMente, CIPNA,
L' articolo 50 comma 1d della Finanziaria appena approvata dal Senato recita testualmente: "l'assorbimento del personale di cui all'articolo 1, comma 609, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è completato entro il termine dell'anno scolastico 2009/2010, e la riconversione del suddetto personale è attuata anche prescindendo dal possesso dello specifico titolo di studio richiesto per il reclutamento del personale, tramite corsi di specializzazione intensivi, compresi quelli di sostegno, cui è obbligatorio partecipare."
Esso prevede quindi la
riconversione dei docenti soprannumerari, a prescindere dal titolo di
studio, determinando conseguenze estremamente negative sulla qualità
della didattica ed incidendo sulle aspettative lavorative di decine di
migliaia di docenti precari. Ma, anche se così non fosse, si determinerebbe una situazione per cui personale inidoneo sarebbe dirottato su classi di concorso (sia su posto normale che, peggio ancora, su sostegno) per le quali non potrebbe garantire la qualità dell'insegnamento che, da anni, sembra essere, invece, diventata la "bandiera" del Ministero della Pubblica Istruzione! Quindi ci si domanda: come si fa a chiedere al precario sacrifici (professionali ed economici) per conseguire il titolo e la relativa abilitazione, per poi svilire i suddetti titoli con un provvedimento giustificabile solo ed escusivamente in termini di "risparmio" (che dubitiamo ci sia) e palesemente contrario alla "qualità" della didattica? Saranno, quindi, pesantemente danneggiati i docenti precari che, dopo anni di lavoro serio e coscienzioso, si vedranno scavalcati da docenti di ruolo non in grado di insegnare la loro materia. E non si venga a dire che non ci sono soldi, perchè i finanziamenti alle scuole private sono in aumento: i soldi devono essere prioritariamente spesi per far funzionare meglio la scuola pubblica, quella aperta a tutti, e non la scuola privata frequentata dalle classi sociali privilegiate. Un altro provvedimento da prendere urgentemente, per affrontare seriamente il problema del precariato nella scuola, è quello di porre rimedio ad una palese ingiustizia professionale e sociale: la presenza, dei docenti a tempo indeterminato dalle Graduatorie ad Esaurimento. Infatti, nelle attuali graduatorie, sono presenti i docenti già di ruolo che usano le GaE come canale per la mobilità, snaturando la funzione delle graduatorie, che dovrebbero servire esclusivamente per stabilizzare i docenti precari. Ricordiamo che il 50% dei posti vacanti è già assegnato ai docenti di ruolo come quota per la mobilità. La scorsa estate il viceministro Bastico aveva promesso che i posti dati in ruolo ai docenti a tempo indeterminato sarebbero stati recuperati sulla stessa classe di concorso e sulla provincia "di arrivo", in modo da assegnare 50000 posti ai soli docenti precari. Nonostante le premesse e la nota Prot. n. AOODGPER 13637 Roma del 4 luglio 2007, tali promesse sono state in parte disattese, per due motivi: 1) Il recupero avviene solo in presenza di cattedre vacanti come recato dal punto A13 dell'allegato A alla nota Prot. sopra citata (A.13 Qualora venga assunto a tempo indeterminato personale già di ruolo, il competente Ufficio scolastico provinciale provvederà ad effettuare ulteriori assunzioni nel ruolo, posto o classe di concorso in cui detto personale è assunto nella provincia medesima. L’operazione è, ovviamente, effettuata tenendo presente l’esigenza di non creare soprannumero e, quindi, nel limite dei posti disponibili in organico di diritto)
2) In alcune province,
come ad esempio Roma, tale recupero non è stato effettuato. 1.) si provveda, immediatamente (o dall'a.s. 2008/09), a depennare dalle GaE il personale già a tempo indeterminato in qualsiasi provincia, ordine, grado o classe di concorso; 2.) si consenta, a partire dal prossimo aggiornamento delle GaE (2009), di produrre domanda di permanenza/aggiornamento solo ed esclusivamente i docenti non di ruolo in qualsiasi provincia, ordine, grado o classe di concorso. In questo modo, si avrebbe un duplice risultato: 1.) la certezza che tutte le future assunzioni saranno destinate a docenti effettivamente precari; 2.) oltretutto le graduatorie sarebbero molto più gestibili visto che verrebbe ridotto il numero di iscritti.
Si fa
notare, infine, che l'opportunità che viene offerta al personale
docente a tempo indeterminato, appare in aperto contrasto con la FAQ
n. 14 relativa al DDG del 16/03/2007 (aggiornamento delle Graduatorie
ad esaurimento per il biennio 2007/09), in cui si legge 1) La modifica del comma 1 dell'articolo 50 in modo da impedire a docenti di ruolo non provvisti del titolo di studio specifico di insegnare su cattedre occupate da docenti precari che stanno svolgendo con coscienza e professionalità il loro lavoro 2) La cancellazione immediata o dall'a.s. 2008/09 e/o l'impossibilità a permanere dal prossimo aggiornamento (2009) dei docenti a tempo indeterminato dalle Graduatorie ad Esaurimento 3) L'immissione in ruolo sul sostegno da GE dei docenti che possono vantare più anni di esperienza
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