Scoperta una banda di 7 ragazzini nel liceo vip ai Parioli Rome International School: furti di telefonini e i-pod, minacce col coltello
e avances sessuali alle bambine delle medie

Nobili & bulli: cacciati dalla scuola.

Tra i cinque quattordicenni espulsi e i due sospesi alcuni nomi dell'aristocrazia
Sottratti dagli zaini dei compagni decine di cellulari.
E c'era un ricettatore pronto a venderli al mercato di Porta Portese

Carlo Alberto Bucci, la Repubblica di Roma dell'1/11/2007

 

Avevano abiti e orologi firmati. Genitori in grado di spendere più di 12mila euro l'anno per la retta scolastica. E sangue blu nelle vene. Eppure sette rampolli dell'alta aristocrazia romana sono diventati una banda di bulli. Neo liceali capaci di rubare telefonini e i-pod dagli zaini dei compagni. E di spadroneggiare nel cortile prendendosela con gli studenti delle classi inferiori. Fino a minacciarli col coltello. Fino a mettere le mani addosso alle bambine. Ma contro di loro s'è scatenata la rabbia composta delle madri delle vittime. E su di loro è sceso il pugno duro della presidenza: cinque sono stati cacciati dalla scuola e per due la sospensione è così pesante da contare come un'espulsione.

Scenario di questo ennesimo caso di bullismo, fenomeno trasversale che tocca tutte le latitudini del disagio giovanile, dai quartieri alti della città alle periferie estreme della metropoli, è stata la Rome International School di via Panama 25, ai Parioli, non lontana dall'Azzarita dove un altro caso di bullismo è stato scoperto in questi giorni. Quest'anno l'International School è entrata a far parte della galassia Luiss, che nello stesso complesso, l'ex Assunzione, ha appena inaugurato l'avveniristica sede delle facoltà di Economia e Scienze politiche. L'ateneo di Confindustria, insieme con le aule dell'Assunzione, ha ereditato anche le classi della materna, delle elementari e delle medie della scuola annessa, in cui i ragazzi imparano la lingua e i metodi didattici degli anglosassoni. Ma quest'anno hanno imparato anche la durezza e la protervia dei più grandi. E di questi problemi è stato letteralmente investito il presidente Luca Cordero di Montezemolo quando, l'11 ottobre, venuto ad inaugurare il Campus della Luiss, è stato affrontato da un gruppo di esasperati genitori della Rome International.

È per creare continuità nel percorso che dai banchi della materna porta alle aule universitarie che la Luiss ha istituito quest'anno anche l'High School. Ma proprio nella prima classe del primo anno di liceo si è venuto formando il gruppo che ha rubato 15 telefonini e 10 i-pod e che, hanno verificato i carabinieri, aveva un ricettatore a Porta Portese. Il furto ha fatto venire subito a galla, dopo poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico, le bravate della banda capeggiata da un ragazzo che, per primo, era stato allontanato dalla scuola per scarso rendimento. Incalzati dai genitori, i bambini delle medie hanno iniziato a raccontare di soprusi e prepotenze: il pallone rubato al campetto, minacce verbali ma anche col coltello. E alcune bambine hanno svelato di essere state palpeggiate.

Immediata la reazione dei vertici della scuola. Una commissione formata anche dai professori, dai genitori e da un rappresentante degli studenti, ha deciso l'espulsione di cinque ragazzi. Per gli altri due è arrivata la sospensione di due mesi. Per tutti e sette, il discorso durissimo del direttore generale Pier Luigi Celli.