Prof alla lotteria delle graduatorie. La provincia scelta definitiva per due anni, a rischio gli ultimi da Italia Oggi del 13/3/2007
Docenti precari in fibrillazione in vista della riapertura delle graduatorie a esaurimento provinciali. Quest'anno, infatti, l'ansia per la scelta della provincia è alimentata da una serie di ulteriori incertezze che rendono l'operazione particolarmente rischiosa. Incertezze determinate in primo luogo dalla cancellazione del punteggio di montagna e dal divieto di trasferimento, che scatterà per gli aggiornamenti che seguiranno a quello di quest'anno (pena: l'inserimento in coda nella graduatoria della provincia di arrivo). Tutte novità che sono espressamente previste nel decreto di aggiornamento delle graduatorie che sarà emanato nei prossimi giorni.
Nel frattempo, per agevolare le scelte dei docenti interessati, l'amministrazione scolastica ha predisposto una funzione, tramite la quale è possibile consultare le graduatorie esaurite delle varie province (nota prot. AOODGPER 4170 del 2 marzo scorso). Le informazioni sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.pubblica.istruzione.it/applicazioni/graduatorie_esaurite2002/graduatorie.html.
La funzione consente di consultare le
graduatorie che risultano interamente compilate a seguito delle
operazioni di assunzione con contratti a tempo indeterminato e
dell'attribuzione delle supplenze annuali fino al 31 agosto 2007 per
l'anno scolastico 2006/2007.
L'esaurimento delle graduatorie, infatti, prima dell'introduzione e della successiva abolizione del punteggio di montagna, potevano effettivamente costituire un presupposto importante per individuare eventuali province dove vi fossero maggiori probabilità di essere assunti. In tempi normali, infatti, l'esaurimento della graduatoria comportava l'azzeramento degli aventi titolo in quella provincia nella relativa classe di concorso. Per contro, da quando è stato introdotto il punteggio di montagna, molto spesso, l'esaurimento della graduatoria si è verificato semplicemente per il fatto che gli aspiranti hanno rinunciato a eventuali incarichi in sedi non di montagna. Il tutto nella speranza di essere chiamati dai dirigenti scolastici per incarichi in scuole di montagna, con raddoppio del punteggio di servizio. Insomma, nella maggior parte dei casi le graduatorie si sono esaurite non per mancanza di aspiranti quanto, invece, per la mera mancanza di sedi di montagna disponibili.
Per lo stesso motivo, quest'anno viene meno l'affidabilità di un altro parametro importante: il punteggio dell'ultimo nominato. Negli anni scorsi, infatti, non di rado gli aspiranti a supplenza o all'immissione in ruolo indirizzavano la domanda in province dove, l'anno precedente, l'ultimo degli incaricati a supplenza o l'ultimo immesso in ruolo vantava un punteggio inferiore o comunque vicino a quello dell'interessato. Il punteggio dell'ultimo nominato, infatti, confrontato con il proprio e maggiorato del punteggio degli anni di servizio, costituiva un punto di confronto affidabile, in termini probabilistici, in vista di un possibile incarico. Fermo restando la consueta percentuale di alea connessa al calcolo delle disponibilità.
Quest'anno, invece, questo parametro è completamente saltato. Ciò è dovuto al fatto che risulta pressoché impossibile ricostruire la carriera di servizio dell'ultimo nominato e di chi lo precede. Proprio perché non è semplice capire se abbia lavorato in montagna oppure no. Per fare questo calcolo, infatti, bisognerebbe ricostruire la posizione di tutti coloro che hanno lavorato in quella provincia e in quella graduatoria dal 2003/2004 in poi. E in più resta sempre l'incognita dei nuovi inserimenti. Specie di quei soggetti che si trasferiscono da altre province.
Quest'anno l'individuazione della provincia dove
indirizzare la domanda è una sorta di lotteria. E a far salire l'ansia
degli interessati vi è anche la previsione dell'impossibilità di
cambiare provincia in occasione dei successivi aggiornamenti. Un
divieto che scatterà dal 2009 e che costringerà gli interessati a
fermarsi nella provincia prescelta. Per lo meno fino all'immissione in
ruolo. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, infatti, eventuali
trasferimenti saranno consentiti solo con inserimento in coda alle
graduatorie di arrivo. Il che equivale a dire che il trasferimento
diventerà molto svantaggioso. Dunque, praticamente impossibile. A meno
che gli interessati non abbiano talmente pochi punti da rimanere
comunque in coda alla graduatoria anche della provincia dalla quale si
intenda trasferirsi. |