Ma il debito delle scuole era noto da tempo.

da Tuttoscuola, 31/3/2007

 

Scuole sommerse dai debiti. Dopo la denuncia dei sindacati che da tempo invocavano un intervento del ministero, il ministro Fioroni ha scritto al collega dell’Economia. "Per evitare che il prezzo dei debiti accumulati negli anni lo paghino oggi studenti, docenti e famiglie ... l'amministrazione intende ... intervenire in tutte quelle situazioni dove l'indisponibilità di risorse nelle casse delle scuole può mettere a rischio la garanzia del servizio scolastico."

Non si può non condividere l’impegno ministeriale contenuto nel comunicato diramato nei giorni scorsi, ma c’è da chiedersi se c’era bisogno di arrivare all’emergenza attuale, ad anno scolastico quasi finito, per assumere questa iniziativa.

Nel suo comunicato il ministero ha precisato che "Le difficoltà denunciate derivano dalle riduzioni degli stanziamenti di bilancio operate a danno delle scuole su alcune voci di spesa, nel periodo 2002-2006: supplenze brevi - euro 494,4 mln, pari al 46,6%; esami di Stato - euro 106,4 mln, pari al 72,6%; funzionamento amministrativo e didattico - euro 159,8 mln, pari al 53,0%."

Si tratta di un vero bollettino di guerra di un fronte martoriato e di cui si sarebbero dovute conoscere le gravi ferite da tempo, senza bisogno delle grida d’allarme delle scuole.

Eppure, nell’occasione propizia della legge finanziaria 2007, strumento utile per assestare i bilanci e colmare i debiti delle scuole (come si dichiara di volere fare adesso), si è previsto di ridurre ulteriormente di 25 milioni euro annui dal 2007 i finanziamenti alle scuole per le supplenze brevi e saltuarie.