Sentenza della Corte costituzionale

Annullato lo spoil system
dei direttori generali regionali.

da Tuttoscuola, 26/3/2007

 

Quattro anni fa il governo Berlusconi, insieme al ministro Moratti, rimossero dal loro incarico molti direttori generali degli uffici scolastici regionali, assegnandoli a incarichi di studio per un biennio.

Una rimozione in odore di ostracismo politico che fece discutere.

Alcuni dei direttori regionali rimossi lasciarono l'incarico di studio, come, ad esempio, il direttore dell'Emilia Romagna, Emanuela Barbieri, che se ne andò in pensione e che, con il recente cambio di governo è rientrato l'anno scorso alla grande, diventando addirittura capo dipartimento al ministero della Pubblica Istruzione.

Qualcun altro non si arrese a quella che riteneva un atto di ingiustizia, come il direttore dell'ufficio scolastico delle Marche, Fabio Lodice, che avviò una lunga procedura di impugnativa passata attraverso il Tar e arrivata fino alla Corte Costituzionale.

E proprio la corte costituzionale, con la sentenza n. 103 del 19 marzo 2007, ha accolto il ricorso dichiarando illegittima la norma (art. 3, comma 7, della legge 15 luglio 2002, n. 145) su cui si era basato più di quattro anni prima lo spoil system che lo aveva relegato in un ufficio de ministero a svolgere attività di ricerca e di studio.

Il rientro del dott. Jodice può riaprire i giochi al ministero, dove attualmente vi è un posto vacante di direttore generale (quello della DG dello studente) e dove altri potrebbero liberarsi per gli assestamenti dei quadri generali in vista dell'attuazione del nuove regolamento del MPI.