Il Governatore: "Avanti in tempi rapidi con la
nostra pdl"
Tavolo su Titolo V, ma Formigoni non ci sta.
da ApCOM
21/5/2007
Milano, 21 mag. (Apcom) - Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe
Fioroni propone alle Regioni di sedersi intorno ad un tavolo per
discutere del Titolo V della Costituzione (competenze Stato, Regioni,
Enti locali) in materia di autonomia scolastica, ma incassa un no
secco dal governatore lombardo, Roberto Formigoni. Sul tavolo della
Regione Lombardia è, infatti, pronto un progetto di legge che chiede
"di assumere tutte le competenze in materia di istruzione e formazione
professionale - come ha spiegato lo stesso Formigoni, durante un
convegno organizzato da Assolombarda - che la Costituzione ci assegna
nella completa espressione dei valori che fondano la nostra azione di
governo: libertà di scelta, personalizzazione, partecipazione". Ma il
ministro Fioroni a questo tema ha risposto con la convocazione di un
tavolo di confronto con le Regioni in cui affrontare il nodo del
Titolo V della Costituzione.
"Un mese fa - ha detto Fioroni durante il suo intervento - ho scritto
al ministro Lanzillotta di convocare un tavolo regionale sul Titolo
V". Il confronto, tuttavia, aperto dal ministro non significa
concedere il capitolo della formazione e istruzione professionale
interamente alle Regioni. "Le competenze delle Regioni - ha spiegato -
riguardano le qualifiche professionali conseguite anche in istituti ma
il diploma spetta ad istituti tecnici statali". Questo per rafforzare
un concetto già rimarcato in precedenza dal ministro che punta a
creare una scuola in grado di "consegnare ai nostri ragazzi un minimo
comune denominatore sulla nostra cultura nazionale".
A Formigoni, però, non piace affatto l'idea di un tavolo su una
materia che ritiene già acquisita, per questo non ha tardato a
replicare al ministro: "Se facciamo anche una commissione per
interpretare il Titolo V della Costituzione non ne usciamo più. Il
Titolo V della Costituzione è chiaro, netto, hatrasferito alcune
competenze alle Regioni e su quelle noi intendiamo esercitare fino in
fondo la nostra responsabilità". Per il numero uno del 'Pirellone' non
si tratta di "conflitti istituzionali". Piuttosto occorre intervenire
tenendo ben presenti le differenze che rendono uniche le esigenze
delle singole Regioni. "La Lombardia - ha spiegato lo stesso Formigoni
- ha esigenze diverse da altre Regioni, per questo noi andiamo avanti
in tempi rapidi e speriamo che il Governo non ci metta i bastoni tra
le ruote". "Mi auguro - ha concluso - che non nomini una commissione
di sofisti sul Titolo V".
Il ministro Fioroni, inoltre, ha ribattuto anche ad un altro punto
sollevato dal governatore lombardo, relativo all'importanza della
formazione tecnico-professionale. Di fronte alla necessità di
sviluppare una formazione di carattere tecnico professionale
caldeggiata da Formigoni, Fioroni ha replicato: "Il ministro ora sono
io e non più la Moratti. Ho ripristinato, da quando sono al Governo,
alcuni istituti tecnici e chiuso due licei. So che è indispensabile
rilanciarli però abbiamo oggettive difficoltà in questo Paese, poiché
i ragazzi acquisiscono competenze in una confusione non più
tollerabile". Per questo è apparso fiducioso su "un riordino degli
istituti tecnici già nel 2008. Ma questo va fatto anche per gli
istituti professionali e su questo occorre un vero confronto con le
Regioni".