Federalismo scolastico: da Tuttoscuola, 20/5/2007
Fino a qualche tempo fa sulla prospettiva di attuazione della riforma del Titolo V, parte seconda, della Costituzione, solo gli addetti ai lavori erano convinti di poter scommettere sulla volontà politica dei soggetti istituzionali coinvolti di dare concretezza al processo di attuazione. Ora il ministro per gli affari regionali Linda Lanzillotta, con la lettera dello scorso 26 aprile al collega dell’istruzione Fioroni, conferma che si sta consolidando la linea di dare stabilità al processo di attuazione del Master Plan delle azioni, approvato dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 14 dicembre, che indica per il settore scolastico i tempi, i modi e gli strumenti di attuazione della riforma costituzionale. La Lanzillotta, nel condividere la proposta dell’11 aprile di Fioroni, ha sottolineato l’utilità di adoperarsi nella direzione della costituzione, a breve, di un tavolo tecnico di confronto con la Conferenza delle Regioni per discutere i provvedimenti necessari e "...realizzare, anche nel settore dell’istruzione un’adeguata attuazione delle modifiche del Titolo V della Costituzione".
L’attuazione del federalismo scolastico,
questione non complicata ma complessa e stimolante, deve collocarsi
nella prospettiva di una visione condivisa e di una realizzazione
cooperativa tra i diversi livelli istituzionali coinvolti. Il
confronto tra Regioni e Governo deve investire tutto il "pacchetto"
delle questioni, avendo come punto di riferimento l’articolo 117 della
Costituzione. Contestualmente va definito il quadro delle competenze
dello Stato, degli enti territoriali e delle autonomie scolastiche e
il quadro di garanzia dei diritti. Su tutto questo è ora il momento di
definire la direzione da imboccare. |