Maturità, l'ora di religione
darà crediti formativi.
Sospesa l'ordinanza del Tar del Lazio: le associazioni
laiche non ci stanno
a cura di Giuliano Adaglio,
La Stampa del
31/5/2007
Il braccio di ferro riguardante l'attribuzione
di crediti agli studenti che frequentano l'ora di religione sembra
essere giunta al capitolo finale: il Consiglio di Stato - si legge in
una circolare del Ministero dell'Istruzione - ha sospeso l’esecutività
dell’ordinanza del Tar del Lazio, che a sua volta aveva sospeso
l’efficacia dei punti 13 e 14 dell’art.8 dell'Ordinanza Ministeriale n.26
del 15 marzo 2007, in materia di istruzioni e modalità per lo
svolgimento degli esami di Stato.
In sostanza, gli insegnanti di religione (e quelle delle attività
sostitutive, comunque facoltative) contribuiranno all'assegnazione dei
crediti formativi in vista dell'imminente maturità.
La decisione del Tar era stata accolta con gioia dai sindacati e dalle
associazioni laiche. In particolare, aveva espresso soddisfazione la
Flc-Cgil, che riteneva incostituzionale l'ordinanza del ministero.
Secondo la sentenza del Tar, "la norma configura l'insegnamento della
Religione come una materia extracurriculare, come è dimostrato dal
fatto che il relativo giudizio, per coloro che se ne avvalgono, non fa
parte della pagella ma deve essere comunicato con una separata
speciale nota; sul piano didattico, l'insegnamento della religione non
può, a nessun titolo, concorrere alla formazione del "credito
scolastico" per gli esami di maturità (in quanto) darebbe luogo ad una
disparità di trattamento con gli studenti che non seguono nè
l'insegnamento religioso e nè usufruiscono di attività sostitutive".
All'indomani della sospensione del Tribunale Amministrativo del Lazio,
Fioroni aveva annunciato il ricorso al Consiglio di Stato, come poi
puntualmente avvenuto. Ora si attende la reazione delle associazioni
laiche, come la Consulta romana per la Laicità delle Istituzioni, che
preannuncia ulteriori ricorsi e chiede l'intervento del presidente del
consiglio Romano Prodi.