Bilancio di un anno difficile. da TuttoscuolaNews N. 293, 21 maggio 2007
Il primo compleanno del governo Prodi è trascorso, la scorsa settimana, in un contesto poco favorevole ai festeggiamenti, soprattutto per il braccio di ferro che divide al suo interno la maggioranza di governo su questioni nodali come la riforma del sistema pensionistico, le politiche sociali, i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti e l'utilizzazione (o meno) del cosiddetto "tesoretto" per finanziare queste ad altre operazioni come la riduzione o soppressione dell'ICI sulla prima casa. A queste tensioni si è aggiunta, nel fine settimana, la polemica tra il presidente del Consiglio Prodi e quello della Camera Bertinotti sulla produttività del lavoro del Parlamento, cui è seguito l'invito del presidente della Repubblica affinchè "ciascuno si impegni a garantire la piena funzionalità della Camera e del Senato": i parlamentari lavorando di più (e magari meglio) e il governo facendo meno decreti legge.
In sede di bilancio annuale, comunque,
quello della politica scolastica è forse uno dei settori nei quali il
governo Prodi ha ottenuto più risultati, anche se con l'aiuto della
decretazione d'urgenza e dei voti di fiducia, dall'innalzamento
dell'obbligo di istruzione all'assunzione di 150.000 precari, fino al
recupero e al rilancio dell'istruzione tecnica e professionale. Per la
via parlamentare ordinaria è stata inoltre varata la revisione
dell'esame di Stato, in tempi e modi che hanno dimostrato che il
Parlamento può essere rapido e produttivo se gli intenti costruttivi
prevalgono su quelli aprioristicamente polemici. |