Il ministro: "La scuola ha risposto al
cambiamento di rotta
e ha reso l'esame più serio e credibile".
Scende la quota degli studenti con voti elevati. I "bravissimi" solo
il 7,5%
Maturità, raddoppiato il numero dei bocciati
Fioroni: "Non hanno superato l'esame il 6,6%".
la Repubblica
26/7/2007
ROMA - Più bocciati e
voti in discesa. Non è roseo il bilancio della maturità 2007. Secondo
i primi risultati resi noti dal ministro della Pubblica Istruzione
Giuseppe Fioroni, questo anno è raddoppiato il numero degli studenti
bocciati all'esame di maturità rispetto a quanto era accaduto l'anno
scorso.
A non passare l'esame sono stati il 6,6 per cento degli scrutinati.
Nel 2006 la percentuale di bocciature si era invece fermata al 3,3 per
cento.
Secondo il ministro Fioroni, "la scuola ha risposto al cambiamento di
rotta che ha aiutato a rendere l'esame più serio e credibile". A
rendere le cose più difficili anche la presenza del commissario
esterno che controllava la seconda prova e l'introduzione dello
sbarramento all'ammissione.
Nei voti le cose non sono andate meglio. La quota di studenti che è
riuscita a superare il 90 è scesa dal 20 al 17 per cento. I "bravisssimi"
poi, quelli con 100, sono diminuiti dal 9,7 al 7,5 per cento. Alla
fine saranno circa tremila i ragazzi con lode.
Sono invece aumentati gli studenti nella media, quelli che sono
riusciti a conseguire una votazione compresa tra 61 e 80, che sono
passati dal 51,6 per cento al 54,6 per cento.
Anche quest'anno le più brave sono state le studentesse, in termini
sia di risultati sia di regolarità dei percorsi. Tra gli studenti poi
che sono riusciti a ottenere la lode, il 60 per cento sono ragazze.
I dati forniti dal Ministero evidenziano anche una riduzione dei
diplomati nelle scuole paritarie. Un'inversione di tendenza dovuta
alle scuole paritarie con una forte percentuale di privatisti esterni.
Nel complesso infatti i candidati privatisti sono diminuiti del 20%.
La riforma Fioroni ha portato anche a maggiori vincoli per poter
ottenere l'abbreviazione del corso di studi per merito, i cosiddetti "ottisti"
che, con la media dell'otto potevano saltare il quinto anno ed essere
ammessi all'esame. Quest'anno gli "ottisti" sono stati solo 147
rispetto ai 3800 dello scorso anno scolastico.
Quanto alla polemica sulle rinunce da parte di presidenti e
commissari, il ministro Fioroni ha sottolineato che quest'anno le
dimensioni del fenomeno sono state inferiori rispetto ai primi anni
delle commissioni miste. Si è passati, secondo i dati del ministero,
dal 33 per cento del 2000 al 22,7 per cento di quest'anno.