Oltre 2000 richieste
per le classi primavera.

La Stampa  del 19/7/2007

 

ROMA
Ammontano ad oltre duemila le richieste di contributi per l’avvio delle sezioni primavera, riservati ai bambini di età compresa tra i 24 e 36 mesi, pervenute agli uffici scolastici provinciali. La stima è stata fatta dal ministero della Pubblica Istruzione, che ha accolto positivamente il risultato dell’iniziativa avviata per la prima volta e sperimentalmente.

«Siamo impegnati a tenere tempi di valutazione molto brevi, in modo da consentire l’avvio delle sezioni finanziate già dall’inizio del prossimo anno scolastico», ha spiegato il sottosegretario all’istruzione Mariangela Bastico.

«L’elevata numerosità dei progetti presentati - ha detto il viceministro - dimostra che le sezioni primavera hanno colto esigenze reali, profondamente sentite dalle famiglie, a maggior ragione considerato che i tempi di progettazione e di presentazione delle domande erano davvero stretti».

Bastico ha spiegato che le domande sono pervenute da tutte le regioni italiane e, in particolare, dalle regioni del sud, dove più alta è la carenza di posti negli asili nido. «Ora siamo impegnati a livello regionale e nazionale ad una valutazione attenta dei progetti, dei requisiti di qualità degli stessi, della loro immediata fattibilità; questi i criteri - ha continuato il sottosegratrio - su cui verterà la scelta dei progetti più meritevoli, con un’attenzione particolare ad elementi di perequazione territoriale».

Ogni sezione dedicata ai bambini dai 24 ai 36 mesi, da realizzare preferibilmente all’interno delle scuole dell’infanzia o degli asili nido, può ottenere un finanziamento statale pari a 25/30 mila euro, a seconda della durata giornaliera del servizio (inferiore o superiore alle 6 ore). Il progetto è finanziato dal governo con 30 milioni di euro.

Le richieste sono state avanzate dai soggetti gestori, cioè dalle scuole dell’infanzia statali e paritarie, dai Comuni e da soggetti privati gestori di asili nido convenzionati con i Comuni.

«Sono convinta che da questa sperimentazione ricaveremo indicazioni importanti per il futuro: attraverso un costante monitoraggio - ha concluso Bastico - valuteremo gli aspetti qualitativi dei progetti per ricavare ulteriori standard di qualità, e insieme quelli quantitativi per estendere ulteriormente la rete di questi servizi per la prima infanzia».

La regione con maggior numero di domande è la Campania (340), seguita dalla Lombardia (238), Emilia Romagna (173) e Sardegna (171). Suddividendo le domande di contributo per aree geografiche, il sud è primo con 616 richieste, seguito dal nord-ovest (424), centro (410), nord-est (322), isole (303).