Il ministro scrive ai presidi: bloccate gli accordi fatti con i noleggiatori.
Verso la battaglia legale.

Fioroni non presterà più i libri.

A settembre doccia fredda per le famiglie, la spesa raddoppia

 da ItaliaOggi del 28/7/2007

 

Mentre le scuole sono chiuse, gli insegnanti e gli alunni in vacanza, il ministero della pubblica istruzione continua a lavorare. E a inviare circolari. E così può capitare che a settembre ci siano novità non prevedibili prima delle ferie.

Per esempio, i libri di testo: le scuole hanno chiuso i battenti avendo sottoscritto accordi con i noleggiatori per prestare i volumi, adottati dal collegio dei docenti, agli studenti che ne hanno fatto richiesta. Quando riapriranno, si troveranno sulla scrivania una nota inviata dal dicastero guidato da Beppe Fioroni che di fatto li invita a bloccare le intese. E a non dare più i libri in prestito. Una doccia fredda per le famiglie, che con il noleggio avrebbero potuto risparmiare il 50% della spesa in libri: tra i 200 e i 300 euro l'anno in meno per chi ha un figlio alle medie o alle superiori.

E, per sindacati, noleggiatori e ministero stesso, una grana legale che minaccia di infiammare, a colpi di diffide e ricorsi, la ripresa del prossimo anno scolastico. Il noleggio è stato codificato per la prima volta, a seguito di una sperimentazione di successo, con la Finanziaria 2007 che ha autorizzato le scuole, le reti di scuole e le associazioni dei genitori a prestare i libri agli studenti. La misura era stata decisa dal governo per sedare le proteste delle famiglie contro il costo crescente del corredo scolastico. Un costo che è tra i più alti in Europa.

Con il nolo, pratica largamente diffusa proprio in Europa, le famiglie infatti spendono poco più della metà del prezzo di copertina, e possono riscattare il libro a fine anno pagando una differenza. Altrimenti il volume, che lo studente deve tenere in buone condizioni, passerà l'anno successivo a un collega più piccolo. Una innovazione che tra l'altro tiene conto del fatto che oggi il libro non è più l'unico strumento didattico: testi di lettura, repertori di disegni, esercizi, approfondimenti possono essere resi facilmente reperibili dalle scuole su supporto informatico.

Per rendere operativa la norma della Finanziaria, pochi mesi fa è stato anche sottoscritto un contratto tra noleggiatori e sindacati degli scrittori(Uil-Unsa, Cisl-Clacs, Ugl creativi) con il quale si è riconosciuta una percentuale all'autore pari al 3% del prezzo di vendita. Fatto il contratto, sono partiti gli accordi tra società di noleggio e le scuole medie e superiori interessate: circa 120 istituti, per una platea di destinatari stimata in 5 mila studenti. Un'adesione giudicata interessante anche da operatori esteri, che hanno deciso di investire sugli sviluppi del nascituro mercato aprendo filiali per il nolo in Italia.

Ma l'operazione rischia ora di morire sul nascere, proprio con la circolare del ministero della pubblica istruzione, firmata lo scorso 24 luglio. «Si richiama l'attenzione dei dirigenti scolastici, che intendano utilizzare tale opportunità», si legge nella nota, «di assumere le relative iniziative, assicurando il puntuale rispetto della normativa sul diritto d'autore».

E si richiama il decreto legislativo n. 685 del 1994. «La corretta applicazione della normativa sopra riportata esige che per ogni singola opera noleggiata venga rilasciata apposita autorizzazione al noleggio dall'autore ovvero dall'editore, qualora l'autore abbia ceduto i relativi diritti a quest'ultimo». Insomma, per ogni libro un'autorizzazione. Perché il contratto sottoscritto da sindacati e noleggiatori è giudicato dal ministero del tutto inadeguato a tutelare il diritto degli autori e degli editori.

«Non possono avere validità eventuali generiche autorizzazioni», precisa la nota, «da parte di organizzazioni sindacali degli autori o di associazioni di noleggiatori, in quanto il rapporto autorizzativo, deve necessariamente intervenire tra il titolare del diritto stesso (autore o editore) e la controparte beneficiaria (istituzioni scolastiche, reti di scuole e associazioni di genitori».

Dunque, le scuole che vorranno dovranno mettersi in regola per ricorrere al nolo dei libri. Operazione non semplicissima, quella di ottenere un'autorizzazione per ogni libro, anche perché la stessa procedura da seguire non è precisata nella nota: come si fa a rivolgersi a un autore? Intanto, sindacati e noleggiatori sono già sul piede di guerra. Per la prossima settimana si annunciano ricorsi e diffide, rivolte al ministero della pubblica istruzione, per salvare gli accordi già fatti e far partire il noleggio già a settembre.

«L'autorizzazione richiesta dal ministero è inutile e impropria visto che un contratto proprio a tutela degli autori è stato già sottoscritto», spiega il presidente della Uil Unsa, Natale Antonio Rossi, «in questo modo il noleggio non si farà, a tutto danno anche degli autori, visto che pratiche illecite e purtroppo diffuse, come quelle di fotocopiare i testi, continueranno a tutto piede».

Una posizione che evidentemente il ministero, e forse anche gli editori, non condividono