Dopo una notte di trattativa governo e sindacati
hanno concluso l'accordo sulle pensioni Epifani: "Un confronto duro e difficile"

Pensioni, concluso l'accordo.

 la Repubblica 20/7/2007

 

Dopo una notte di trattativa governo e sindacati hanno raggiunto l'intesa sulla riforma del sistema previdenziale e la modifica dello scalone Maroni. Prodi sottolinea che sono stati "rispettati i confini di spesa". E rispetto alle posizioni del Prc affferma: "Porterò l'accordo in Consiglio dei ministri senza cambiare neppure una riga"

07:45 Angeletti: "I giovani avranno almeno il 60% dello stipendio"
"Con la revisione dei coefficienti i giovani non avranno una pensione che avrebbe rasentato il 40% dell'ultimo stipendio. Ora i giovani potranno avere una pensione pari a circa il 60% dell'ultimo stipendio. Questo per rispondere a chi ci accusava di lavorare per i padri, trascurando i figli" dice il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti

07:42 Bonanni: "Giudizio molto positivo sull'accordo"
"Il nostro è un giudizio molto, molto positivo sulla riforma delle pensioni presentata dal governo" ha detto il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni

07:38 Epifani: "Un confronto duro e difficile"
"E' stato un confronto duro e difficile, la Cgil ha firmato per presa d'atto il documento del governo riservandosi di fare tutti gli approfondimenti lunedì sul testo finale e completo" ha detto Epifani. "Un lavoro proficuo che contiene elementi di grande importanza", ha detto ancora, sottolineando però un llimite: "Avrei preferito una revisione dello scalone più allungata, ma ci siamo trovati di fronte a un muro di difficoltà finanziarie"

07:36 Epifani: "Donne in pensione a 60 anni"
"Le donne continueranno ad andare in pensione a 60 anni" ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Il ministro del Lavoro Cesare Damiano conferma che rimarrà la differenziazione fra uomo e donna

07:34 Padoa Schioppa: "Accordo in Finanziaria"
Per l'accordo sulle pensioni verrà utilizzato lo strumento legislativo della finanziaria o di un collegato alla finanziaria, spiega il ministro dell'Economia Padoa Schioppa

07:32 Dopo il 2010 modifiche triennali e automatiche
L'applicazione dei nuovi coefficienti partirà dal 2010 e le successive modifiche saranno triennali e automatiche a fronte dell'aumento dell'aspettativa di vita, dell'andamento demografico e dell'andamento dell'economia, ha spiegato ancora Damiano

07:21 Padoa-Schioppa: "Risorse interne al sistema"
L'accordo di oggi è totalmente finanziato "con risorse interne al sistema previdenziale" ha detto ancora Padoa-Schioppa. Damiano rende noto che 3,5 miliardi proverranno dagli enti previdenziali

07:19 Padoa-Schioppa: "E' un accordo per i giovani"
"Credo che possa essere l'ultimo capitolo del sistema pensionistico" ha detto il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, commentando l'intesa Governo-sindacati. Riferendosi alla precedente legge Maroni il ministro ha detto che "Rimedia alle carenze, in particolare non era generosa verso i giovani. Questo accordo correggere le iniquità della legge Maroni". "Si correggono - spiega - le carenze di carattere sociale e finanziario e lo si fa senza alterare l'equilibrio dei conti pubblici. E' un risultato notevole che abbiamo inseguito a lungo. Spesso in un clima rumoroso e di eccessiva sfiducia. Valeva la pena di passare la notte in bianco per inseguirlo fino all'ultimo"

07:04 Costo di 10 miliardi in 10 anni
Damiano ha spiegato che l'ammorbidimento dello sclaone Maroni ha un costo di dieci miliardi di euro in dieci anni. E ha specificato che dal primo gennaio si potrà andare in pensione con 58 anni di età e 35 di contributi. Dal primo luglio 2009 si potrà andare in pensione con quota 95 ma con un requisito minimo di 59 anni di età e di 35 anni di contributi. Dal primo gennaio 2011 si potrà andare in pensione con quota 96 ma almeno 60 anni di età e 35 di contributi. Dal primo gennaio 2013 sarà possibile andare in pensione di anzianità con almeno 61 anni di età e sempre 35 di contributi. Per i lavoratori autonomi lo schema è aumentato di un anno: andranno in pensione nel 2008 con 59 anni e nel 2013 con almeno 62 anni

07:03 Damiano: "Lunedì un accordo complessivo"
Il ministro del Lavoro Damiano: "Questo accordo segue gli accordi su altre parti - pensioni basse, ammortizzatori sociali - e gli altri che dovranno essere definti - competitività e mercato del lavoro. Contiamo di presentare una intesa complessiva, che faremo lunedì prossimo. Ha vinto la concertazione: abbiamo trovato una sintesi, ed abbiamo superato lo 'scalone' con una serie di 'scalini'"

06:48 Prodi: "Intesa al cdm così com'è"
Quando gli viene chiesto se l'intesa sarà sottoscritta anche da Rifondazione comunista, Prodi risponde: "Questo è l'accordo tra governo e sindacati. Lo porterò in Consiglio dei ministri senza cambiare nemmeno una riga". E auspica che il cdm dia il via libera

06:45 Prodi: "Rispettati i confini di spesa"
In una conferenza stampa a Palazzo Chigi Prodi sottolinea che con l'accordo "sono stati rispettati i confini di spesa". "Gli italiani saranno soddisfatti. Ora l'Italia è un paese più giusto. La concertazione ha dato frutti positivi", aggiunge il premier

06:43 Nuovi coefficienti rinviati al 2010
L'applicazione dei nuovi coefficienti di calcolo del montante contributivo è rinviata al 2010. Secondo l'accordo la definizione dei nuovi coefficienti sarà messa a punto da una Commissione che dovrà decidere la revisione entro il 2008

06:34 Quota 95 a luglio 2009
In base all'accordo dal 2008 si potrà andare in pensione di anzianità con 58 anni di età e 35 di contributi mentre dal primo luglio 2009 per ritirarsi dal lavoro sarà necessario avere raggiunto quota 95 come somma tra età anagrafica e contributiva. L'età minima però sarà 59 anni. Il primo gennaio 2011 la quota tra età e contributi è stata fissata a 96 (con età minima 60 anni) mentre il primo gennaio 2013 passerà a 97 (con età minima a 61 anni)

06:26 Trovata l'intesa
Governo e sindacati hanno raggiunto l'accordo sulla riforma del sistema previdenizale e la modifica dello scalone Maroni. L'intesa è arrivata dopo oltre otto ore di trattativa andata avanti per tutta la notte