Un posto di sostegno ogni 89 alunni invece di 138.
Il rapporto in Sicilia è metà dell’Umbria.

da Tuttoscuola, 19/7/2007

 

In questo anno scolastico ormai concluso, tra posti di sostegno di diritto e posti in deroga si è raggiunto il ragguardevole numero di 86.447 posti (il più alto in assoluto da quando vi sono posti per sostegno agli alunni disabili). In rapporto alla complessiva popolazione scolastica delle scuole e degli istituti statali (7.740.883 alunni) vi è un posto di sostegno ogni 89 studenti, anziché uno ogni 138 come prevedeva il comma 3 (abrogato ma ancora efficace) dell’articolo 40 della legge 449/1997.

Ma l’Italia, si sa, è lunga e diversa, tanto che in Sicilia dove vi è anche in assoluto il numero maggiore di posti di sostegno (12.676 posti, che equivale a dire che vi è un sostegno siciliano ogni sette posti funzionanti in Italia) il rapporto rispetto all’intera popolazione scolastica dell’isola è uno a 65, mentre in Umbria è di uno a 128, il doppio.

Le regioni che, pur distanziate dalla Sicilia, la seguono per miglior rapporto sostegno/studenti sono la Campania e la Liguria (un sostegno ogni 81 studenti), la Calabria (85) e la Sardegna (88).
Con più elevato rapporto invece, oltre all’Umbria (1:128) vi sono il Friuli Venezia Giulia (114), le Marche (113) e la Basilicata (110).

La situazione è paradossale e chiede un serio intervento perequativo, perché non è possibile che la distribuzione di risorse professionali dipenda dalla collocazione territoriale, dalla forza contrattuale dei dirigenti o (come purtroppo capita ancora oggi) dal peso politico del parlamentare di turno (prima di destra e ora di sinistra). Forse la differenza dei posti di sostegno dipende dal numero di alunni disabili inseriti? Niente affatto. In Sicilia i disabili sono il 2,4%, proprio esattamente come in Abruzzo, ma mentre nell’Isola vi è un posto di sostegno ogni 65 studenti, in Abruzzo ve ne è uno ogni 106!