Maturità: vita dura per i furbi iper-tecnologici.

di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola del 15/6/2007.

Pugno duro del Ministero: al bando l’uso di apparecchiature elettroniche portatili di tipo ‘palmari’ o personal computer portatili di qualsiasi tipo, in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite collegamenti ‘wireless’ o alla normale rete telefonica con protocolli Umts, Gprs, Gsm e Bluetooth. I presidi dovranno occuparsi di disattivare anche tutti i collegamenti degli istituti con la rete Internet.

Sarà una maturità improntata al rigore e al rispetto delle regole: dopo il ritorno alle commissioni miste e al vincolo dell’ammissione dei consigli di classe, nei giorni scorsi il ministero della Pubblica Istruzione ha chiesto ai presidi di prestare la massima attenzione affinché i maturandi non abbiano accesso a cellulari e apparecchiature elettroniche portatili durante lo svolgimento delle prove.

"I Dirigenti scolastici – ha scritto nei giorni scorsi il capo dipartimento Giuseppe Cosentino a tutti i dirigenti delle superiori - avranno cura di avvertire tempestivamente i candidati che è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, portare a scuola telefoni cellulari di qualsiasi tipo (comprese le apparecchiature in grado di inviare fotografie e immagini), nonché dispositivi a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere".

Del resto i tam tam sui contenuti delle tracce che negli ultimi anni anticipavano su internet la lettura delle prove scritte e il recente imperversare di filmati trash girati in aula e riversati sul web, imponevano uno stop.

E viale Trastevere così ha fatto: al bando l’uso di apparecchiature elettroniche portatili di tipo ‘palmari’ o personal computer portatili di qualsiasi tipo, in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite collegamenti ‘wireless’, comunemente diffusi nelle scuole, o alla normale rete telefonica con protocolli Umts, Gprs, Gsm e Bluetooth.

Nessuna clemenza, poi, per coloro che saranno sorpresi ad utilizzare le nuove tecnologie: per i ‘disobbedienti’ è prevista, “secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami - specifica sempre Cosentino - la esclusione da tutte le prove”. In chiave preventiva, i presidi dovranno occuparsi di disattivare anche tutti i collegamenti degli istituti con la rete Internet rendendo inaccessibili "aule e laboratori di informatica, nonché qualunque tipo di personal computer collegato o collegabile alla rete".

Come ulteriore deterrente, viale Trastevere tiene a specificare che oltre alla Polizia postale anche quest’anno durante le prove scritte sarà attiva la struttura Informatica del ministero della Pubblica Istruzione che vigilerà "per prevenire l’utilizzo irregolare della rete Internet da parte di qualunque soggetto e l’uso delle connessioni di telefonia fissa e mobile".

Scuole isolate dal mondo dunque, almeno durante le prove scritte?

Niente affatto, assicura il Ministero, perché per le comunicazioni amministrative e le eventuali urgenze le scuole potranno comunque utilizzare la normale linea telefonica via cavo.