Primo via libera al ripristino delle 40 ore
settimanali Sì al tempo pieno. Sui prof si vedrà. Gli organici saranno innalzati in futuro in base alle richieste Antimo Di Geronimo da ItaliaOggi del 26/6/2007
Torna il tempo pieno nella scuola elementare. Lo prevede uno degli emendamenti al decreto omnibus approvato dalla camera il 21 giugno scorso. Nel pacchetto delle modifiche approvate, con il voto contrario dell'opposizione, anche il passaggio del pagamento delle supplenze per maternità dalle scuole al Tesoro. Il ritorno dell'orario a 40 ore, comprensivo della mensa, è stato motivato con la necessità di realizzare gli obiettivi formativi del curricolo arricchito della scuola primaria, l'organizzazione di classi funzionanti a tempo pieno. E quindi, le classi potranno essere organizzate nuovamente secondo il modello didattico previsto dalle norme previgenti al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59. In ogni caso, il tempo pieno sarà realizzato nell'ambito delle consistenze complessive di organico annualmente assegnate a livello regionale. A oggi il tempo pieno rappresenta il 25% dell'offerta formativa. Per il prossimo anno ci saranno 1.000 unità di personale in più, e dunque 2 mila nuove sezioni a tempo pieno, pari al 25,6% del totale. ´L'importante è aver ripristinato il principio, poi rivedremo le piante organiche ogni anno in base alla richiesta', spiega Mariangela Bastico, viceministro all'istruzione, ´tra l'altro, d'intesa con la conferenza unificata, definiremo un piano triennale di intervento, anche in relazione alle competenze delle regioni in materia di diritto allo studio e di programmazione dell'offerta formativa'. Il tutto tenendo conto della necessità di individuare misure di incentivazione dell'offerta di tempo pieno che garantiscano condizioni di accesso omogenee su tutto il territorio nazionale. E al tempo stesso per sostenere la qualità del modello del tempo pieno, anche in relazione alle esigenze di sostegno ai disabili e di integrazione sociale e culturale dei minori immigrati. Il piano sarà finanziato sulla base delle risorse definite in sede d'intesa con la conferenza unificata, nell'ambito delle esistenti disponibilità di bilancio.
Lo stipendio delle supplenti in maternità sarà
pagato direttamente dal ministero del tesoro. Idem per i supplenti
nominati dai dirigenti scolastici per sostituire le docenti in
maternità. Così come pure per i supplenti nominati per brevi periodi,
sempre per sostituire le insegnanti in maternità. La novità è prevista
dall'articolo 30-bis del decreto omnibus. Il trasferimento delle
competenze dalle scuole alle direzioni provinciali dei servizi vari
solleverà le istituzioni scolastiche da questi oneri e consentirà ai
dirigenti scolastici di assicurare la regolare fruizione del diritto
allo studio.
È prevista, inoltre, l'emanazione di un regolamento con il quale saranno individuate le procedure per riconoscere l'equipollenza dei titoli di studio stranieri, rilasciati da stati non appartenenti alla Comunità europea, rispetto a quelli italiani. In ogni caso, per riconoscere i titoli sarà necessario che gli interessati superino una prova di lingua italiana e, se del caso, delle prove suppletive laddove il titolo straniero non prevede competenze invece previste per il conseguimento del corrispondente titolo italiano.
In deroga a quanto previsto dall'articolo 1,
comma, 605, lettera c), quinto periodo della legge 27 dicembre 2006,
n. 296, coloro che conseguiranno l'abilitazione all'insegnamento per
la classe 77/A - strumento musicale nella scuola media, presso le
scuole di didattica della musica nel primo corso accademico biennale
di secondo livello, istituito per l'anno accademico 2007-2009,
potranno iscriversi nel secondo scaglione delle graduatorie
provinciali a esaurimento di strumento musicale nella scuola media
previsto dall'articolo 1, comma 2-bis, del decreto-legge 3 luglio
2001, n. 255, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 agosto
2001, n. 333. |