Da settembre il via alle sezioni-primavera. di R.P. La Tecnica della Scuola del 14/6/2007. Sottoscritto in Conferenza unificata l'accordo per la sperimentazione delle sezioni-primavera. Gli stanziamenti previsti (30 milioni di euro) consentiranno di dare l'avvio ad almeno un migliaio di sezioni. Alla sperimentazione potranno partecipare scuole statali, comunali, paritarie e private convenzionate con i Comuni. La conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali ha dato il via libera alla sperimentazione delle "sezioni primavera" previste dalla legge finanziaria e aperte ai bambini di età compresa fra i 2 e i 3 anni. L’accordo siglato nel corso della riunione della Conferenza del 14 giugno coinvolge non solo Regioni ed Enti Locali ma anche tre Ministeri (Istruzione, Politiche Sociali e Famiglia) ciascuno dei quali metterà a disposizione 10 milioni di euro. Lo stanziamento complessivo di 30milioni potrebbe servire per aprire già a partire da settembre almeno un migliaio di sezioni. Alla sperimentazione potranno partecipare scuole statali, comunali, nidi comunali, scuole paritarie e soggetti privati purchè convenzionati con i Comuni.
Le proposte dovranno essere trasmesse entro il
10 luglio dai soggetti interessati agli Uffici scolastici provinciali
che, a loro volta, li invieranno agli uffici scolastici regionali. I progetti saranno valutati e graduati. Non tutti potranno essere realizzati, ma quelli ritenuti validi potranno contare su uno stanziamento di circa 30mila euro. ''Il requisito essenziale - ha spiegato il viceministro Mariangela Bastico - è che sia la fattibilità del progetto sia immediata, ovvero che vi siano servizi, mense, trasporti e il potenziale bacino dei bambini che ne usufruiranno". Nel commentare l’intesa raggiunta il vice-ministro Bastico ha dichiarato: "Sono molto soddisfatta per questo accordo che, oltretutto, riguarda tre ministeri, 22 Regioni e numerosi Comuni e che arricchisce l'offerta senza sostituirsi alla scuola dell'infanzia o a quella materna ''. Forti critiche sono state espresse dallo Snals, che teme che la scuola dell'infanzia possa perdere la propria specificità educativa e trasformarsi poco per volta in un servizio di tipo assistenziale.
Al contrario Cisl-Scuola si mostra soddisfatta
dell'accordo raggiunto che - sottolinea il segretario nazionale
Francesco Scrima - "salvaguardo l’assetto ordinamentale della Scuola
dell’Infanzia e la professionalità dei docenti". |