Un recupero di autorevolezza della scuola.

da Tuttoscuola, 17/6/2007

 

L’esigenza di migliorare i livelli di qualità degli esiti formativi della scuola, non tanto negli aspetti formali, quali i titoli di studio, ma nella capacità di affrontare le responsabilità di vita, la mobilità sociale e lavorativa, richiede di ripensare il ruolo della scuola e dell’educazione in un contesto di libertà e responsabilità condivise.

C’è la necessità di mettere in campo azioni mirate a dare un nuovo senso alla scuola e a introdurre un radicale cambiamento del concetto di sapere scolastico, della concezione dell’insegnamento e degli obbiettivi della scuola, delle modalità comunicative tra generazioni che, in alcuni casi, sfiorano l’incomunicabilità. Si è di fronte ad una generazione di giovani poco educata ad apprendere dagli insegnanti e ad un corpo docente impreparato a possedere il nuovo linguaggio dei giovani.

Occorre allora recuperare alla scuola la centralità della funzione del dialogo e della formazione delle giovani generazioni, per le quali è spesso l’unica risorsa ed unico soggetto referente. La crisi di senso delle funzioni dell’apprendere e dell’insegnare spinge l’opinione pubblica a negare il proprio sostegno e riconoscimento al ruolo della scuola con l’inevitabile conseguenza di una sempre più diffusa percezione collettiva sul carattere ormai sistematico dei fallimenti formativi.

Un rischio che va contrastato con ogni intervento nel settore della scuola.