Oggi il round definitivo tra la direzione scolastica regionale del Lazio
e le scuole paritarie

La maturità e l'assalto romano delle paritarie,
oggi decide il Cds.

Sandra Cardi da ItaliaOggi del 26/6/2007

 

Oggi il round definitivo tra la direzione scolastica regionale del Lazio e le scuole paritarie. Sarà il Consiglio di stato a dire l'ultima parola sull'esclusione, dagli esami di maturità presso alcuni istituti paritari della Capitale, di circa 200 candidati esterni. Una contesa, questa, che contrappone la direzione del Lazio e gli istituti capitanati dal Kennedy, che travalica i confini regionali e che è solo la coda di una lontana battaglia sul ruolo e i limiti delle scuole paritarie nel sistema scolastico pubblico. La legge n. 1/2007 (riforma dell'esame di stato) ha precisato che nelle scuole paritarie ogni commissione non può esaminare più di 35 candidati, che di questi gli esterni non devono comunque superare il 50% e che comunque non è data la possibilità a un esterno preparato in una scuola privata non paritaria di fare l'esame presso una paritaria dipendente dallo stesso gestore (art. 4, comma 8 della legge). Limiti voluti dal ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, per combattere il fenomeno dei diplomifici. Ma nonostante i limiti, nonostante una sentenza della Corte costituzionale (si veda altro articolo a pag. 52), nonostante una espressa richiesta della direzione regionale (datata 15 aprile scorso) di dirottare presso istituti statali i candidati esterni eccedenti la quota del 50%, alcuni istituti romani hanno garantito la maturità a tutti i privatisti. 'In molti casi gli studenti non sono stati avvertiti che non avrebbero potuto fare l'esame nella scuola paritaria scelta', spiega il d.g. regionale, Bruno Pagnani. Con la conseguenza che c'è chi non ha fatto nessuna prova, chi invece ne ha sostenuta solo una e ora non sa cosa fare. 'A tutti i ragazzi garantiremo di sostenere le prove, in un clima di serenità, presso una scuola statale nella sessione suppletiva di luglio', garantisce Pagnani. Sul piede di guerra la Flc-Cgil di Enrico Panini: 'Ci sono gestori che hanno forzato la mano per esclusivi motivi economici, sperando poi di cavarsela, speriamo che la legalità si ripristinata'. Gli istituti coinvolti lamentano invece una evidente disparità di trattamento rispetto alle scuole statali, a dispetto del regime di parità affermato per legge. Oggi il Consiglio di stato, dopo la bocciatura del Tar del Lazio, esaminerà i ricorsi degli istituti coinvolti. Intanto ieri, per i 497 mila candidati, è terminata la terza prova scritta della maturità 2007, predisposta per ciascuna classe dalla commissione esaminatrice. Le scelte delle commissioni si sono orientate in maniera prevalente, anche quest'anno, sui quesiti a risposta libera, con una percentuale del 48,8%, che risulta anche superiore a quella del 2006 (45,92%). Resta ora solo la prova orale.

Quello attuale sarà l'ultimo esame di stato in cui il punteggio massimo che ogni studente si potrà vedere assegnato con il colloquio sarà di 35 punti: con la riforma degli esami di stato, dal 2008 il punteggio passerà da 35 a 30 e i 5 punti tolti al colloquio saranno distribuiti negli ultimi tre anni del percorso scolastico per premiare il migliore rendimento.