In arrivo una misteriosa democrazia virtuale? da ScuolaOggi del 10/1/2007
Dopo le famose note di agosto 2006, quelle famose “dell’anno ponte”, nulla si è saputo più e nulla si è detto più sulle iniziative di governo per le riforme, dopo il periodo cacciavite che è ormai più lungo del ponte di Messina. Sapevamo di una “consultazione interattiva” che il ministro Fioroni in persona aveva realizzato attraverso alcuni focus group con soggetti campione per conoscere le opinioni del mondo della scuola e del mondo sul futuro della nostra amata scuola. Dopo quattro mesi dedicati alla finanziaria e al tormentone del partito democratico (se più ex democristiano o più ex socialista), piuttosto che l’apertura di una vera discussione di prospettiva, arriva una misteriosa novità sul fronte dell’”ascolto”. Quella di una specie di consultazione a questionari rivolta ad un campione di circa 20.000 persone da fare entro…20 giorni! Forse a otto mesi dall’insediamento del governo più che di ascolto alla gente di scuola piacerebbe discutere di qualche proposta. Nulla si sa invece ancora sui futuri curricoli della scuola di base, le iscrizioni per il 2007/2008 sono copiate dalla Moratti, la discussione sulla finanziaria (che non ha solo tagli, ma anche proposte importanti, vedi ad esempio l’obbligo del biennio e la fine degli IRRE) non è ancora partita, né tra gli operatori né tra le forze politiche. Ed invece parte una stranissima e misteriosa “campagna di ascolto” fatta con in forma di democrazia virtuale piena di non detti, con obiettivi oscuri e alcune paradossalità. Dunque, riassumiamo senza ridere: tra il 25 e 26 gennaio prossimo circa 20.000 persone saranno chiamate a rispondere ad un misterioso questionario per “…acquisire dati sulle varie realtà in vista di interventi normativi e azioni di contesto corrispondenti alle effettive esigenze dei soggetti coinvolti”. Mai frase è stata più misteriosa sulle finalità di un sondaggio! Trovate scritta questa amenità nella nota qui allegata del Dipartimento Istruzione del 18 dicembre scorso. Lì si parla anche di un altrettanto misterioso decreto n. 764 del 5 luglio scorso con il quale Fioroni “autorizzerebbe” dei suoi funzionari a svolgere una ricerca finalizzata all’ascolto delle componenti dei vari ordini di scuola. Pensavamo fosse quell’ascolto focus group già realizzato. No, qui la storia è diversa. Di questo decreto non sa niente nessuno. Di sondaggio e questionario non sanno nulla i sindacati. Il questionario è totalmente top secret. Ma le riunioni sono già organizzate nelle regioni, scelte le scuole, trovato il marchingegno del sorteggio per scegliere le persone che dovranno, assistite da un “preside esperto” compilare anonimamente un questionario che nessuno ha mai visto e che, appunto, ha quei nobili e oscurissimi scopi descritti prima. E poi un cervellone elettronico triturerà tutti i dati. Quindi presumiamo domande a risposte chiuse: ovvero tante crocette sul dialogo. Le scuole e i presidi hanno così tanto tempo libero e così poche occasioni di rispondere a questionari di origine romana che vediamo già frotte entusiaste di compilatori. Ma la cosa originalissima e che presume un bel po’ di dilettantismo è che a questa sondaggio sono chiamati a rispondere…anche alunni di 4a elementare, di 2a media e quelli delle superiori! Possiamo capire le maestre, i professori, le bidelle, i papà, gli assessori, ma ci pare una novità strampalata chiedere ad Antonella di 9 anni…che cosa: se vuole più compiti per casa? Se vuole una o più maestre? Con quali spiegazioni la nostra Antonella si troverà (di nascosto) a mettere crocette su un questionario? E’ vero che prima la Moratti non ascoltava neppure . ..l’Aprea, ma ora che il periodo del dialogo parrebbe ripristinato, non ci pare il caso di ingolfare le scuole con goffissime prove di ascolto su questionari chiusi, ignoti, con procedure affastellate, in un parallelo silenzio di proposte. Meglio dare la parola e aprire un dibattito, su proposte vere non solo su domande a risposta chiusa. Delle due l’una: o l’ascolto è vero e reciproco, oppure si tratta di uno dei tanti sondaggi. Ma qui le cose si fanno serie, anche legalmente. Qualsiasi sondaggio deve descrivere le regole scientifiche, garantire la trasparenza e dire molto bene gli obiettivi. Qui invece i questionari arriveranno…in plico chiuso (ma allora è un esame? Paura che copino?), non si sa come siano fatti né certo sono chiari gli scopi. Si ventila solamente un seminario nazionale finale e “riunioni regionali di studio…” E tutto questo senza alcuna spiegazione politica e neppure scientifica. Quasi di nascosto, certamente di corsa in 20 giorni.
Caro ministro Fioroni, torni presto da Caserta,
l’epoca delle riforme deve iniziare anche nella scuola. Non la
chiameremo né fase 1 né fase 2, ma fase seria. E guardi un po’ meglio
cosa le fanno in casa alcuni suoi funzionari a cui lei avrebbe
“autorizzato” (ma la parola non segna un distacco?) un giochino che
costa soldi e fatica per nulla. Sappia che la scuola ha avuto altre
consultazioni un po’ più serie. La Iervolino chiese al Censis una
ricerca sulla riforma elementare, Berlinguer fece tre consultazioni
molto formalizzate e strutturate, alla luce del sole. La Moratti,
appunto, si consultò con San Patrignano e decise. Ma lei continui a
parlare come parla sempre alla luce del sole, non con ”..azioni di
contesto corrispondenti alle effettive…” banalità di alcuni suoi
iperattivi studiosi che non le fanno solo perdere tempo, ma anche la
faccia e la serietà scientifica. |