C'era una volta il boom: oggi negli istituti si
registra
un peoccupante calo di iscrizioni. Segno del Paese che cambia
a vantaggio dei licei e delle nuove figure del mercato del lavoro
Scuola, ragionieri e geometri in crisi
"In Italia sono carriere al tramonto".
Salvo Intravaia, la Repubblica dell'8/1/2007
Ragioniere e geometra: carriere al
tramonto? Sembra proprio di sì, almeno secondo i numeri. Il 27 gennaio
scadono i termini per le iscrizioni al prossimo anno scolastico.
Genitori e ragazzi continueranno l'affannosa corsa per accaparrarsi un
posto nei licei? O il boom si arresterà? Il trend delle iscrizioni
nella scuola superiore dell'ultimo decennio può considerarsi un
pezzetto di storia del Paese nella quale le scelte degli italiani sono
cambiate radicalmente. Vuoi per la sbandierata riforma del segmento
delle superiori dell'ex ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ma
probabilmente anche a causa delle veloci modifiche del mondo economico
e del mercato del lavoro.
In appena dieci anni, i licei hanno incrementato visibilmente il
numero di alunni e al contempo sono letteralmente crollate le adesioni
ad indirizzi scolastici che hanno contribuito alla costruzione
dell'Italia postbellica e al boom economico degli anni '60. E' il caso
degli istituti per geometri che negli ultimi due lustri hanno visto
quasi dimezzare le scelte dei ragazzini provenienti dalla scuola
media.
Indentica situazione per il ragioniere: considerato il simbolo
dell'uomo medio italiano e spesso utilizzato come stereotipo anche dal
cinema come è accaduto nella fortunata serie di film di Paolo
Villaggio e del suo personaggio Fracchia. E così il geometra e il
ragioniere sono sulla via del tramonto.
In Italia gli istituti per geometri 'puri' stanno quasi scomparendo.
In difficoltà anche tantissimi tecnici commerciali che non sanno più
come arrestare l'emorragia di studenti. Uno dei primi effetti di
questo cambio di tendenza è l'accorpamento dei due indirizzi in un
unico istituto (tecnico commerciale e per geometri, appunto) in tante
realtà. Ma anche la cessione delle aule un tempo occupate da futuri
geometri e ragionieri ai liceali. Nascono così le scuole in 'condominio',
dove lo stesso edifico scolastico è occupato dalla succursale di un
liceo in rapida espansione e dal 'vecchio' istituto tecnico
commerciale. E scoppiano le classi dei licei che arrivano ad ospitare
anche 35 alunni, ben oltre tutti i limiti consentiti dalle norme.
I numeri.
In oltre 10 anni (dal 1995/96 al 2006/2007) il numero di iscritti
nella scuola secondaria superiore è cresciuto di 64 mila unità: da
2.497.609 a 2.561.641 studenti. Un incremento medio percentuale pari
al 2,6 per cento che ha visto la conferma delle iscrizioni nei tecnici
industriali (più 7,3 per cento) e il crollo delle adesioni ai tecnici
commerciali e per geometri. I primi hanno perso un quinto degli
studenti (oltre 110 mila) e i secondi addirittura il 42 per cento.
Stanno invece vivendo una stagione d'oro i licei classici e
scientifici che nello stesso periodo hanno fatto registrare
rispettivamente incrementi pari al 26 e al 23 per cento.