Le detrazioni d'imposta concesse a chi farà
donazioni La scuola privata ringrazia Fioroni. Anche per gli istituti non statali scattano le agevolazioni fiscali da Italia Oggi del 27/1/2007
La notizia farà sicuramente piacere a quanti
hanno i figli che frequentano istituti non statali: meno tasse anche
per loro se faranno donazioni, magari pure in sostituzione di un fetta
delle retta annuale, ai gestori degli stessi istituti. Leggendo il
testo del decreto legge sulle liberalizzazioni, uscito dal consiglio
dei ministri nella nottata di ieri, si scopre infatti che l'estensione
alle scuole de regime fiscale previsto per le fondazioni si applica a
tutti gli istituti, di ogni ordine grado e senza distinzioni circa la
loro natura giuridica. E così, imprese e cittadini privati potranno,
attraverso bonifici bancari o postali, donare soldi a una scuola anche
privata, entro un tetto, per le persone giuridiche, del 2% del reddito
complessivo e nella misura massima di 70 mila euro l'anno. Per queste
liberalità otterranno una detrazione fiscale pari al 19%. Un beneficio
sul quale conta il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni,
come calamita per intercettare nuovi fondi per gli istituti
scolastici. Un'operazione i cui benefici sono tutti da vedersi, in una
società, quella italiana, ancora abbastanza ingessata su questo fronte
rispetto invece a quanto succede nel sistema anglosassone. La sola
cosa certa, intanto, è quanto costerà. Per far partire l'operazione,
già annunciata al conclave di Caserta, Fioroni dovrà pagare alle casse
dello stato 55 milioni di euro nel 2008 e, a regime, ossia dal 2009,
la somma di 31 milioni di euro l'anno. Non ne ha voluto sapere, il
ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di far passare il
piano Fioroni senza una precisa clausola di copertura finanziaria: se
entrano meno tasse nelle casse dello stato, è stato il ragionamento
del tesoro, altri dovrà pagare, anche se non si tratta di somme
esorbitanti. In questo caso, lo stesso Fioroni, precisa il decreto
legge. Per il quale, ora, rastrellare nuovi investimenti diventa
dunque una priorità, per evitare che l'operazione si riveli in perdita
per il sistema scolastico complessivo. I fondi di copertura saranno
infatti tutti tolti dalle risorse che la Finanziaria 2007 assegna al
lo stesso dicastero di viale Trastevere per coprire una serie di
riforme, dall'obbligo scolastico a 16 anni agli interventi per la
messa in sicurezza degli edifici. Si tratta complessivamente di 220
milioni di euro, che saranno decurtati dunque a 165 milioni, per il
prossimo anno, e a 189 milioni dal 2009. Il nuovo sistema di
agevolazioni fiscali decorrerà dal 1° gennaio scorso, stessa data a a
partire dalla quale le scuole riceveranno direttamente i fondi per il
loro funzionamento, su un capitolo unico di spesa, senza ulteriori
intermediari quali la regione e l'ufficio scolastico provinciale.
L'afflusso di fondi privati, ha sottolineato ieri Fioroni, non
significa però privatizzare le scuole pubbliche. ´Facciano pace con il
proprio cervello quelli che ieri dicevano no ai finanziamenti pubblici
alle scuole private e oggi dicono ugualmente no ai finanziamenti
privati per la scuola pubblica', ha accusato il responsabile di viale
Trastevere, rivolto a quanti hanno gridato alla fine dell'autonomia
della scuola pubblica. A scanso di equivoci, infatti, il decreto legge
precisa che i soggetti che fanno donazioni non possono entrare nel
consiglio di istituto o nella giunta esecutiva delle istituzioni
scolastiche. Che le scuole si parano al territorio, che le imprese
possano sedere nel consiglio, ha precisato, è previsto già da vent'anni.
A garanzia di una solidarietà territoriale, il decreto istituisce un
fondo perequativo presso il ministero, finanziato dal 5% delle
donazioni complessive, con il quale verranno assegnate risorse
aggiuntive alle scuole che non siano state beneficiate in maniera
significativa di liberalità dirette. Per tutte, scatterà l'obbligo di
investire le risorse per migliorare l'offerta scolastica, e dunque
anche per pagare più insegnanti per le materie aggiuntive, per
migliorare l'edilizia e le nuove tecnologie. |