A sorpresa nel decreto liberalizzazioni altra picconata alla Moratti Bersani smonta la scuola. Franco Bechis da Italia Oggi del 26/1/2007
La riforma della scuola che Giuseppe Fioroni non riesce a fare e discutere con la sua maggioranza parlamentare riappare per decreto legge. A sorpresa l'ultima picconata all'impianto di Letizia Moratti arriva dal decreto legge sulle liberalizzazioni presentato da Pierluigi Bersani al consiglio dei ministri di ieri che l'ha approvato dopo ore di discussione. Il decreto abolisce uno dei punti più discussi della riforma precedente, quello della trasformazione degli istituti tecnici professionali in licei tecnologici ed economici. Si torna all'antico e per decreto, con motivazione francamente ridicola: domani scadono i termini per le iscrizioni alle scuole, e non c'era tempo da perdere. Si avrà un giorno per decidere (...) Naturalmente non ci sarà il tempo necessario per conoscere le nuove norme e fare iscrivere studenti a quegli istituti professionali che sulla carta erano a rischio di estinzione. Sarà necessario ora un ulteriore provvedimento per prorogare il termine delle pre-iscrizioni, altrimenti il decreto legge sarà inutile. Ma certo fare così una riforma che chiede largo consenso e un minimo di dibattito getta ombre inutili su uno dei pochi provvedimenti che il governo poteva presentare come fiore all'occhiello.
Non che sia particolarmente coraggioso il
pacchetto Bersani varato ieri dal consiglio dei ministri. Un esempio
per tutti: quello delle Poste. Invece di intervenire su uno dei più
rilevanti monopoli esistenti in Italia Bersani tira fuori dal suo
cilindro un timido coniglietto: verranno rimborsate in parte le
lettere spedite e non giunte a destinazione. Vedremo come e quando. Ma
certo ci si sarebbe attesi ben altri provvedimenti su una holding
pubblica che allarga sempre più la sua attività: dai servizi
finanziari al trasporto aereo con la sua compagnia charter Mistral, le
cui hostess saranno tra poco firmate Gattinoni. |