Scuola e Fondazioni.
Stop di CGIL e Gilda, la replica di Fioroni.

da Tuttoscuola, 21 gennaio 2007

 

Dopo un’iniziale reazione di tono contenuto ("E’ un pannicello caldo") il segretario della Flc-Cgil Enrico Panini ha duramente criticato la proposta del ministro Fioroni di attribuire alle scuole alcuni aspetti dello status di cui fruiscono le Fondazioni.

"E’ impensabile", ha detto, "che un diverso regime fiscale possa prefigurare uno snaturamento della natura pubblica e statale della scuola e determinare una composizione degli Organi collegali prevedendo un affiancamento con una sorta di 'comitati di gestione finanziaria' con dentro le imprese!". Secondo il sindacalista la proposta del ministro Fioroni avrebbe "il suo archetipo nelle scelte messe in opera da Blair con l’istituzione delle 'Trust Academies'".

Per la verità le scuole inglesi gestite secondo quel modello sono assai poche, e sono rigorosamente controllate da autorità pubbliche, che possono giungere a chiuderle in caso di non raggiungimento degli obiettivi programmati.

Ma in Italia il pregiudizio verso il coinvolgimento delle imprese nella attività delle scuole è assai diffuso. Se ne fa interprete anche la Gilda, che in un comunicato lamenta che "al vertice di viale Trastevere sembra esservi una continuità negativa nel modo di vedere l’Istruzione come ‘un servizio pubblico a domanda’ piuttosto che una funzione di valenza costituzionale".

Il ministro Fioroni intervenendo a un convegno ha risposto così alle critiche piovute sulla sua proposta avanzata a Caserta: "credo che, avendo ricevuto molte critiche sul fatto che soldi pubblici andassero alle scuole private, tenendo presente che questo accade nel rispetto della legge 62, le stesse persone non possano criticare il fatto che io cerco di far arrivare soldi privati alle scuole pubbliche". Senza che chi doni, ha aggiunto il responsabile dell’istuzione "entri negli organi scolastici ma dandogli le stesse agevolazioni che oggi sono consentite per le fondazioni di tipo privato. Contestualmente, potremmo fare un fondo di perequazione che aiuti le scuole che non riescono a ottenere donazioni".