Il meccanismo che privilegia
i collaboratori del dirigente
è stato reso ancor più premiale.

di Filippo Tortorici, dalla Gilda degli insegnanti di Catania, 19/1/2007.

 

Nei criteri di nomina dei presidenti di commissione degli esami di stato basta aver fatto il collaboratore del dirigente per un anno nell'ultimo triennio, compreso l'anno in corso, per precedere tutti gli altri docenti, anche con decenni di esperienza.

E' privo di qualunque briciolo di intelligenza credere che un docente ( con il solo requisito di 10 anni di docenza) solo perchè per un anno ha fatto il collaboratore del dirigente sia in grado di presiedere un esame di stato. Magari non ha mai partecipato ad un solo esame.

E' vergognoso e preoccupante il fatto che l'amministrazione sempre più assuma decisioni che palesemente vanno nella direzione voluta da certi sindacati dei dirigenti, i quali sostengono che il miglioramento della scuola passa attraverso un maggior potere dato alla dirigenza.

E' una cosa grave, non perchè tocca l'interesse di qualcuno ma perchè è privo di qualunque ragione tranne quella di favorire i portaborse.

Se continua così a scuola ci resteranno solo quelli che non trovano di meglio da fare.
L'art. 395 del T.U ,così recita sulla funzione docente:
La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell'attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità.

Come può un corpo docente preparare le future generazioni all'esercizio responsabile della democrazia quando viene esso stesso privato del diritto di esercitare la ragione e la critica.
 

Filippo Tortorici