Arriva l'agenzia, Irre chiusi.
I commissari sceglieranno i progetti da salvare da Italia Oggi del 9/1/2007
Messo di fronte alla necessità di tagliare la spesa (il dicastero della pubblica istruzione è quello che costa di più nella p.a.) dal responsabile dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, ha fatto un po' di conti. E ha verificato che, per sostituire un docente delle superiori impiegato presso un Irre, gli Istituti di ricerca regionali, oppure presso l'Indire, l'Istituto nazionale di ricerca, lo stato ha pagato in media ogni anno 31 mila euro di supplenze, più di 24 mila euro se ne sono andate per sostituire un assistente amministrativo. Il responsabile di viale Trastevere ha deciso così di darci un bel taglio, chiudendo gli enti ed eliminando in un colpo solo le indennità per i cda, le spese per le supplenze, ma anche gli affitti per le strutture e per il loro mantenimento. Le attività di ricerca, quelle ritenute utili dai commissari straordinari che si occuperanno della chiusura degli enti, proseguiranno presso un'agenzia nazionale. La scelta di chiudere Indire e Irre e far nascere l'agenzia è stata presa in Finanziaria, e con due note, del 28 dicembre 2006 e del 3 gennaio 2007, il ministero ha comunicato le disposizioni operative ai diretti interessati (si veda ItaliaOggi del 4 gennaio scorso). Non ci sarà nessuna prorogatio degli enti, in attesa che siano definite le consegne con l'agenzia e con i nuclei locali presso le direzioni scolastiche regionali. "Dal 1° gennaio 2007 sono da ritenersi superati tutti gli organi di tali enti", ha scritto Fioroni. In loro sostituzione arriverà un commissario straordinario (le nomine dovrebbero avvenire a giorni), anche interregionale, che dovrà materialmente chiudere le strutture. Per farlo, gli enti dovranno far trovare in ordine tutti i conti, pur se provvisori, per illustrare la situazione finanziari e patrimoniale, indicando l'eventuale avanzo di amministrazione e la consistenza della cassa. Tutti i progetti di ricerca in corso dovranno essere evidenziati, con l'indicazione di responsabili interi e committenti esterni. Saranno i commissari infatti a scegliere e quali saranno portati a compimento dall'agenzia a o dai nuclei regionali. Sulle ceneri dell'Indire e dei 18 Irre nascerà l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica che avrà sede a Firenze e con nuclei presso i singoli uffici scolastici regionali. Potrà avere a disposizione non più del 50% del personale di Irre e Indire e costerà allo stato 4 milioni l'anno. Tutto il restante personale, costituito da docenti e personale amministrativo distaccato, dovrà tornare al lavoro originario: i docenti a insegnare, gli amministrativi ai compiti di segreteria. Si tratta di dipendenti assunti a tempo indeterminato nelle scuole statali, ma che non svolgevano più, in alcuni casi da molti anni, le funzioni per le quali erano stati assunti. Hanno infatti ottenuto di essere temporaneamente trasferiti presso gli enti di ricerca per essere adibiti a compiti di supporto alle attività degli istituti. Mantenendo, comunque, il diritto al posto che avevano prima a scuola, posto intanto coperto attraverso le supplenze.
Scorrendo la relazione tecnica alla Finanziaria,
salta fuori che il Tesoro ha contabilizzato l'operazione di chiusura
di Indire e Irre per un risparmio di spesa sul 2007 di 6,8 milioni di
euro e di 12,7 milioni di euro a partire dall'anno successivo. A
regime, infatti, si risparmieranno oltre 5 milioni di euro imputabili
al recupero dei docenti, 3,5 milioni per gli Ata, altri 4 milioni per
le complessive spese di funzionamento. L'operazione, che i giovani di
Forza Italia hanno bollato come prova "dell'accentramento statalista
di Fioroni", è una delle voci di ottimizzazione della spesa statale e
di lotta agli sprechi portata avanti dal responsabile della pubblica
istruzione. |