Riforme Fioroni/1.
C'era una volta il cacciavite.

da TuttoscuolaNews N. 277, 29 gennaio 2007

 

Con le importanti decisioni in materia di politica scolastica prese nel Consiglio dei ministri del 25 gennaio 2007 si può dire che il "cacciavite" di Giuseppe Fioroni (e di Romano Prodi, che per primo aveva usato questa immagine) sia stato congedato e riposto nella scatola degli arnesi che servono per i piccoli lavori di manutenzione.

Il pacchetto di riforme varato dal governo va infatti ben al di là delle previsioni della vigilia, anche se il ministro dell'istruzione ci tiene a precisare che "l'unica vera rivoluzione che i nuovi provvedimenti portano è quella di aver detto no a una “riformite” che aveva contagiato il ministero della Pubblica Istruzione per oltre due decenni".

In particolare il ripristino, o meglio il mantenimento degli istituti tecnici e professionali all'interno del sistema di istruzione secondaria superiore, comporta l'eliminazione dei licei tecnologici ed economici previsti dalla riforma Moratti, che era l'aspetto più discusso e discutibile dell'intera legge n. 53/2003.

In arrivo, ma con i tempi più distesi di un disegno di legge, anche la riforma degli organi collegiali della scuola, di cui è previsto che facciano parte anche rappresentanti degli enti locali, dell'università e delle realtà economiche, sociali e culturali presenti nel territorio, e l'istituzione di un fondo perequativo per le scuole non beneficiarie delle donazioni, che saranno detassate in analogia con quanto già previsto per le Fondazioni.

La politica scolastica del governo, che sembrava negli ultimi tempi esitante, fa con questi provvedimenti un notevole scatto in avanti. Il cacciavite, insomma, va in pensione, e si dedicherà a lavori meno impegnativi.