.

Disturbi dell'apprendimento:
il clima affettivo della famiglia
''determinante'' per il rendimento.

Maggiori le difficoltà se è basso il livello di scolarizzazione dei genitori.
Pesano anche la mancata partecipazione della famiglia alla vita scolastica
e la mancanza di condivisione dei metodi d'insegnamento.

di Carla Chiaramoni,  da Superabile del 4 gennaio 2007

 

FIRENZE - Docenti (71,5%) ed insegnanti di sostegno (70,2%) concordano nell'affermare "che il clima affettivo familiare è determinante nell'insorgere o nell'accentuarsi di difficoltà di apprendimento". Inoltre il 44% dei docenti della scuola secondaria di I grado, il 38,9% della scuola primaria e il 42,7% degli insegnanti di sostegno affermano che "sempre" e "quasi sempre" le difficoltà di apprendimento sono collegate al basso livello di scolarizzazione dei genitori. Il dato emerge all'analisi dell'Osservatorio Nazionale di Firenze che ha monitorato le conoscenze di docenti e familiari sulle difficoltà dell'apprendimento dei minori. Ne è emerso anche che il 38,8% del campione dei docenti curricolari ritiene che le difficoltà di apprendimento possano essere "sempre" e "quasi sempre" collegate al comportamento della famiglia che non condivide i metodi d'insegnamento dei docenti e il 33,1% pensa che lo sono "per alcuni casi"; per il 34,8% del campione degli insegnanti di sostegno lo sono "sempre" e "quasi sempre" e per il 34,1% "ogni tanto".

Tra le cause che incidono sul rendimento dei figli, secondo l'indagine, anche la disponibilità dei docenti ad accogliere la soggettività degli alunni, la mancata partecipazione della famiglia alla vita della scuola, l'elevato numero di alunni per classe e non ultime le problematiche relative agli alunni immigrati (33,2%). Secondo gli insegnanti è "importante intervenire tempestivamente per cercare di risolvere i casi di difficoltà di apprendimento" e sono gli stessi docenti ad esprimere il bisogno di acquisire maggiori competenze sui meccanismi funzionali dell'apprendimento e di essere supportati nella loro funzione da servizi e personale qualificato. Per questo secondo il rapporto sarebbero utili corsi di formazione e aggiornamento specifici per fornire ai docenti competenze per riconoscerne i sintomi più significativi e individuare i casi e l'ntegrazione nel curricolo formativo di discipline specifiche sulle dinamiche dell'apprendimento.