Spiragli dopo l'incontro tra l'Anci e il ministero.

Tarsu, le scuole verso l'esenzione.

da Italia Oggi del 21/2/2007

 

Esenzioni Tarsu per le scuole che si impegneranno nella raccolta differenziata dei rifiuti. In seguito all'incontro tenutosi ieri tra Leonardo Domenici, presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani, e Giuseppe Fioroni, ministro dell'istruzione, si prospetta più vicina una soluzione del problema dell'imposizione Tarsu sulle scuole. La tassa, infatti, grava ogni anno in modo pesante sulle casse degli istituti che vedono di conseguenza ridotto il proprio bilancio.

L'accordo tra l'Anci e il ministero della pubblica istruzione consentirebbe alle scuole che si impegneranno nella raccolta differenziata, e nella formazione sul tema della separazione dei rifiuti di essere esentate parzialmente o addirittura interamente dal pagamento della tassa. In particolare per quanto riguarda l'aspetto della formazione in merito alla raccolta differenziata è stata presa in considerazione la possibilità di certificare l'impegno dei singoli istituti attraverso l'introduzione di un "patentino" che potrebbe servire a determinare lo "sconto" applicabile in modo proporzionale ai risultati ottenuti. "Abbiamo avviato una serie di confronti con l'Anci per sottoscrivere un protocollo che candidi le scuole italiane a rilasciare un attestato di formazione nella materia della raccolta differenziata dei rifiuti", ha spiegato Fioroni. "Abbiamo anche richiesto ai comuni, che dove le istituzioni scolastiche affronteranno con determinazione questo percorso ci sia uno sgravio, o una esenzione dal pagamento della Tarsu", ha aggiunto.

Non dello stesso avviso, Enrico Panini, segretario generale della federazione del lavoratori della conoscenza Cgil. Pur riconoscendo il valore rappresentato dalla raccolta differenziata e la possibilità che essa contribuisca a ridurre in parte i debiti delle scuole, Panini precisa che "le priorità restano altre", riferendosi specialmente al debito generale accumulato dalle scuole nel corso degli anni che approssimativamente si aggira intorno a oltre 400 milioni di euro.

Il segretario generale riporta l'attenzione sul problema del contratto "scaduto da mesi". "Non si sa che fine hanno fatto quei 200 mln di euro di risparmi certificati che il tesoro non ha più liberato e che servivano proprio per una parte del rinnovo", ha concluso Panini, ricordando infine la necessità di un confronto sugli impegni a lungo termine in tema di scuola,università e ricerca.